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elettrosensibilità
Arriva una proposta di legge per chi è affetto dalle patologie invalidanti causate da agenti chimici e campi elettromagnetici

Una proposta di legge sulla disabilità ambientale anche in Italia.
Come al solito in ritardo rispetto al resto d'Europa anche da noi è stata finalmente presentata dal onorevole Scilipoti la proposta di una normativa che tuteli coloro che sono affetti dalle patologie - a volte invalidanti - connesse all'impegno di sostanze tossiche e campi elettromagnetici.

Il concetto di disabilità ambientale è piuttosto complesso, ma tutto sommato facilmente riassumibile, basti pensare a tutte le innovazione tecnologiche con le quali e grazie alle quali viviamo, che però non sempre si rivelano essere totalmente compatibili con la nostra umanità .
Sono una serie infinita le sostanze tossiche che per decenni sono state considerate assolutamente innocue, ma poi si sono scoperte dannosissime, se non mortali. Si pensi all'Eternit, all'amianto, solo per fare due esempi universalmente noti.

Ricordiamoci poi che la determinazione dei limiti di legge per le esposizioni ad agenti tossici o a campi elettromagnetici è storicamente determinata sulla base di studi che sono stati in gran parte finanziati dalle industrie che producevano le sostanze stesse, o gli apparecchi generatori dei campi suddetti.

La Malattia Ambientale (con conseguente disabilità ), si diffonde a macchia d'olio. Il numero di soggetti affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e da Elettrosensibilità (ES) è infatti aumentato drasticamente negli ultimi 30 anni. Si tratta di due condizioni moto diverse dal punto di vista clinico, che però impongono entrambe a chi ne è affetto di evitare gli agenti che scatenano le reazioni, rispettivamente le sostanze di sintesi chimica e i campi elettromagnetici.

Entrambe le patologie sono spesso scambiate per semplici allergie, ma entrambe possono diventare addirittura invalidanti. In Italia ci sono già decine di malati gravi con invalidità civile al 100% per MCS. Ma non è ancora riconosciuta come malattia, a differenza degli Usa e del resto dell'Europa.

La proposta di legge vuole innanzitutto il riconoscimento della Malattia Ambientale come ogni condizione che comporta un'alterazione dello stato di salute della persona indotto da fattori dell'ambiente, con conseguente definizione della Disabilità Ambientale come una ridotta capacità della persona nella sua relazione con l'ambiente circostante.

Ciò comporterebbe una modifica della legge 104/1992, al fine della tutela della salute e della garanzia dei diritti fondamentali di eguaglianza e pari opportunità dei soggetti affetti da malattia o disabilità ambientale.
Nella pratica si tratterebbe di creare un Centro di Riferimento Nazionale di Medicina Ambientale finanziato dal Sistema Sanitario Nazionale, gestito esclusivamente da specialisti competenti in materia. Di creare dei protocolli di pronto soccorso specifici e di realizzare un ambulatorio dedicato in ogni provincia, realizzato secondo le regole delle Unità Ambientali Controllate della Medicina Ambientale Internazionale. Tali regole prevedono un accesso diretto dall'esterno, l'uso della bioedilizia (materiali inerti e inodore), sistemi di ventilazione controllata e purificazione dell'aria.
La normativa prevede inoltre l'imposizione del divieto dell'uso del cellulare, del fumo e di fragranze profumate in tutti gli ambienti sanitari, nelle scuole,negli uffici pubblici e di pubblica utilità . Ovviamente per garantire il diritto allo studio, al lavoro e all'assistenza sanitaria.
Dovrebbe inoltre condurre all' obbligo per tutti gli esercizi pubblici ad esibire una cartellonistica di avviso in merito a impianti wiFi, wirless, wiMax, all'uso di insetticidi, erbicidi o peticidi, nonchè profumi.
Infine dovrà essere favorita l'informazione e soprattutto la prevenzione, oltre che la formazione del personale socio-sanitario.

PER APPROFONDIRE:

Il testo della proposta di legge


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Ilaria Vacca

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