Potranno essere erogati fino a 485 euro al mese, con priorità alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55
Saranno circa 400 mila le famiglie italiane che potranno godere della nuova misura di lotta alla povertà, varata dal Consiglio dei Ministri: il nuovo reddito di inclusione (Rei). E’ stato infatti approvato in via definitiva nella giornata di ieri il decreto legislativo che introduce dal 1 gennaio 2018 la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà
Si tratta di una misura che, sostituendo il precedente Sostegno per l’Inclusione Attiva, servirà a supportare quei nuclei familiari con Isee molto basso, erogando un importo che dipenderà dal numero dei componenti del nucleo e dalla situazione familiare e reddituale, fino ad un massimo di 485 euro al mese. Il fondo conta su una dotazione iniziale di circa 2 miliardi di euro.
CONDIZIONI DI ACCESSO - Il beneficio è condizionato alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all'affrancamento dalla condizione di povertà. Il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell'Isee, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.
PRIORITA’ - Hanno priorità nell'accesso al Rei le famiglie con:
- figli minorenni
- figli disabili
- donne in stato di gravidanza
- disoccupati over 55
Il Reddito di inclusione è compatibile con lo svolgimento di altre attività lavorative, ma non con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
I BENEFICI – Coloro i quali dimostreranno di avere i requisiti necessari ad accedere a questa misura potranno godere di un beneficio economico (da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a 485 euro per un nucleo con 5 o più componenti) erogato attraverso una carta di pagamento elettronica e di un "progetto personalizzato" volto al superamento della condizione di povertà.
LA DURATA - Il sostegno verrà erogato agli aventi diritto per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi. Al suo termine, per richiederlo nuovamente sarà necessario che siano trascorsi almeno 6 mesi dall'ultima erogazione.
COME FARE DOMANDA - Si può presentare domanda, presso il proprio Comune, a partire dal 1 dicembre prossimo. Una volta raccolta la richiesta e verificato i requisiti di cittadinanza e residenza, entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione la palla passa all'Inps che, entro 5 giorni, verificherà il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconoscerà il beneficio.
CHI PUO’ RICHIEDERLA - Ferme restando le condizioni di Isee e adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, potranno accedere al beneficio i cittadini italiani, i cittadini comunitari, i familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, i titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria), che siano residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
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Redazione