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Per Federazione Alzheimer “una mancanza gravissima” che rischia di lasciare sole 1.480.000 famiglie, nonostante le rassicurazioni di rifinanziamento che erano giunte dal Ministero della Salute. “servono fondi per trasformare le belle parole del Piano in interventi concreti”

Continuano in questi giorni i lavori per la stesura della Manovra di Bilancio 2024, il cui testo è attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato. Data ultima, come sempre, il 31 dicembre 2023, entro cui la Manovra dovrà essere approvata dalle due Camere. Sul testo all’esame, che è iniziato a circolare, si registrano commenti e denunce, come quella che allarma i malati di demenza e loro familiari.

SENZA FONDI IL PIANO NAZIONALE DEMENZE
Nel testo della legge di bilancio 2024 non è previsto nessuno stanziamento di fondi per il Piano Nazionale Demenze
. A denunciarlo, la Federazione Alzheimer Italia, con Mario Possenti, segretario generale e rappresentante della stessa Federazione al Tavolo permanente sulle Demenze, che parla di una “mancanza gravissima che apprendiamo con estrema delusione e anche con un certo stupore. Arriva infatti nonostante le rassicurazioni pubbliche da parte del Ministero della Salute sull'impegno per il rifinanziamento per il prossimo triennio”.

FONDO IN ESAURIMENTO
Spiegano da federazione Alzheimer che “Nonostante il decreto che dispone la proroga al 31 marzo 2024 dei termini per il suo utilizzo, il fondo triennale di 15 milioni di euro stanziato nel 2021 si esaurirà nei prossimi mesi. Per quanto modesto, ha rappresentato comunque un primo passo fondamentale per permettere alle Regioni di avviare 31 piani di intervento nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza.

SERVONO FONDI PER TRASFORMARE BELLE PAROLE IN INTERVENTI
Passi avanti che, secondo Possenti, “rischiano di essere gettati al vento perché il nostro Governo non ritiene importanti i bisogni e i diritti delle oltre 1.480.000 persone con demenza che vivono in Italia e quelli dei loro familiari e caregiver – continua Possenti - È dal 2014, anno di approvazione del Piano Nazionale Demenze, che ripetiamo, anche come membri del Tavolo permanente sulle demenze, che servono fondi per trasformare le belle parole del Piano in interventi concreti. Le Regioni devono poter proseguire con l'implementazione dei loro progetti, anche per risolvere una situazione a macchia di leopardo che non garantisce ovunque lo stesso livello di servizi. Devono essere messi in atto interventi nazionali, in grado di incidere veramente sulla qualità della vita di chi convive con la demenza.
Tutto questo diventa ancora più importante alla luce del contesto internazionale che ha visto negli ultimi tempi un rinnovato interesse per la ricerca intorno a questa condizione e l'affacciarsi sul mercato di nuovi possibili farmaci.


LA LETTERA AL MINISTRO
Come associazione di familiari conosciamo bene il dolore, la paura e anche la rabbia che si possono provare quando arriva la demenza e ci si trova di fronte a una situazione di confusione e mancanze nell'assistenza e nel supporto. Per questo chiediamo con forza al Governo e a tutti i parlamentari di rimediare alla mancanza e intervenire perché sia garantito un finanziamento stabile e adeguato al Piano Nazionale Demenze. Insieme al nostro partner internazionale ADI – Alzheimer's Disease International abbiamo inviato una lettera al Ministro della Salute Orazio Schillaci, per ribadire questa necessità. Solo così sarà possibile sostenere concretamente le oltre 1.480.000 famiglie che oggi si trovano ad avere a che fare con la demenza e a tutte le altre che, in un numero sempre più grande, la dovranno affrontare nei prossimi anni. Non possiamo lasciarle sole – conclude Possenti.

Redazione

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