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Uneba:“La politica ha ignorato il Terzo Settore sociosanitario, e ne fa pagare il conto alle famiglie degli anziani, delle persone disabili e dei minori fragili”. Delusa anche la FISH e tutto il Terzo Settore

Nella giornata di ieri il Senato ha approvato il testo del Decreto Aiuti Bis, contenente una serie di misure introdotte in particolare per sostenere privati ed imprese di fonte all’impennata dei prezzi dovuti al caro energia. Ora la misura passa alla Camera, dove dovrà essere convertita in legge entro l’8 ottobre.

GLI APPELLI DELLE REALTÀ NO PROFIT

Il testo appena approvato al Senato non contiene misure o ristori contro il caro energia per le realtà no profit, che, pure, nei giorni scorso avevano lanciato svariati allarmi sulla sostenibilità delle loro attività. Gli appelli al Governo chiedevano interventi con misure contro il caro energia a favore di strutture, enti, associazioni variamente attive nel terzo Settore, nella disabilità e assistenza alle persone non autosufficienti, fortemente vessati dai rincari.
Per citarne un paio, un appello era arrivato da UNEBA, voce del no profit delle RSA lanciando un allarme sulla sostenibilità dei servizi erogati a persone disabili e anziane senza intaccare le rette a carico delle famiglie. Anche la FISH aveva lanciato un allarme rispetto alle enormi difficoltà di molte associazioni territoriali a seguito dei pesantissimi rincari, e la probabile inevitabile chiusura di chi non sia in grado di farvi fronte.

RICHIESTE NON ACCOLTE
Nonostante queste richieste, il testo del decreto è stato approvato senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti del terzo settore. Non sono quindi previsti ristori contro il caro-energia per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura delle persone anziane e con disabilità.

L’ALLARME DEL NO PROFIT
Unanime il commento da parte del Forum Nazionale del Terzo Settore e di FISH, che lo definiscono un segnale molto negativo. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore: “(…) Il Dl Aiuti bis è stato approvato al Senato senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti di Terzo settore: un segnale molto negativo, sembrerebbe che l'importanza di attività volte all'inclusione sociale e al contrasto delle disuguaglianze sia riconosciuta più a parole che con i fatti". Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. 
 Continua Pallucchi: "Al pari delle imprese profit, anche le realtà non profit subiscono pesantemente le conseguenze della crisi energetica ma, diversamente dalle prime, non possono 'scaricare' l'aumento dei costi sui clienti. In assenza di aiuti dallo Stato, dunque, le alternative per chi porta avanti un modello economico non incentrato sul profitto ma sulla cura della persona e sulla tutela del bene comune, sono solo due: riuscire a farcela con le proprie forze sfidando le condizioni sfavorevoli del momento storico oppure chiudere i battenti. Ci aspettiamo vivamente che si ripari al più presto a questa grave mancanza: dimenticare il Terzo settore significa lasciare ai margini della società proprio chi è più in condizione di svantaggio e sofferenza" conclude Pallucchi.

Vincenzo Falabella, Presidente della FISH, si allinea al pensiero di Pallucchi, tornando a evidenziare come
Il caro energia si stia pesantemente ripercuotendo direttamente e in maniera significativa anche sulla bolletta di luce e gas delle persone con disabilità, pensando in particolare a coloro che utilizzano macchinari medicali. “Continueremo pertanto a impegnarci – conclude Falabella – per far sì che l’attuale situazione non provochi un ulteriore impoverimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie“.

Grande delusione è espressa anche dal Comitato Esecutivo di Uneba nazionale UNEBA: “(…) Negare questi sostegni- evidenzia il Comitato Esecutivo di Uneba nazionale- agli enti che si dedicano ai più fragili, significa farli affogare, con costi dell’energia così spropositati. O volete che facciano stare gli anziani novantenni al freddo per risparmiare?”.
“Nella crisi attuale, perché gli enti non profit possano (faticosamente!) sopravvivere, sono dolorosi ma inevitabili aumenti delle rette a carico delle famiglie. Ma questi aumenti sarebbero stati molto inferiori se il Senato avesse inserito nel decreto legge Aiuti Bis gli emendamenti proposti. Dopo il voto di ieri sera, gli aumenti rischiano di essere maggiori: le famiglie degli anziani, o delle persone con disabilità, possono chiederne conto ai senatori, e ai partiti tutti”.

Redazione

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