Menu

Tipografia


L’INPS ha previsto una procedura informatica per la presentazione della dichiarazione di ricovero indennizzato in struttura pubblica per invalidi titolari di accompagnamento

L’INPS ha rilasciato una procedura informatica per “dichiarazione di ricovero indennizzato “che permette, al cittadino che percepisce l’assegno di accompagnamento, di dichiarare un eventuale ricovero con assistenza fornita da un suo familiare o assistente privato, così da non dover vedersi decurtare l’assegno.

RICOVERO E SOSPENSIONE DELLA PRESTAZIONE
Ricordiamo infatti che la persona che, percettrice di indennità di, venga ricoverata gratuitamente in ospedale per un periodo superiore ai 29 giorni, è soggetta ad una sospensione della prestazione (lo prevede l’art. 1 della legge 18/1980, ndr), dal momento che gli è stata fornita assistenza, appunto, nel periodo di ricovero gratuito. Annualmente, infatti, il Ministero della Salute comunica all’INPS eventuali periodi di degenza ospedaliera dei soggetti percettori di indennità.
Ma se la struttura sanitaria non ha fornito una assistenza esaustiva in ordine a tutti gli atti della vita, e il soggetto è stato quindi assistito anche da un familiare, il soggetto può dimostrare di avere diritto al mantenimento della prestazione, senza sospensioni o decurtazioni, attraverso il rilascio da parte della struttura di idonea documentazione.

DIRITTO A MANTENERE L’ACCOMPAGNAMENTO CON RICOVERO
L’INPS , conformandosi a un consolidato orientamento giurisprudenziale, ha quindi riconosciuto il mantenimento del diritto all’indennità di accompagnamento anche in presenza di ricovero gratuito, nell’ipotesi di non esaustività dell’assistenza fornita dalla struttura sanitaria, a fronte del rilascio di idonea documentazione da parte della struttura nella quale il soggetto sia stato ricoverato.

IN QUALI CASI NON VIENE SOSPESO L’ACCOMPAGNAMENTO 
Non viene quindi sospesa la prestazione, anche in caso di ricovero, nei casi in cui la persona invalida percettrice di accompagnamento sia incapace di gestire le funzioni biologiche essenziali, al punto da rendersi necessaria l’assistenza continua di un familiare o di un infermiere privato per garantirgli un’assistenza completa, anche di carattere personale, continuativa ed efficiente in ordine a tutti gli atti quotidiani della vita. Stesso dicasi nei casi in cui la presenza del/dei genitore/i per l’intera giornata sia assolutamente necessaria per il benessere fisico e relazionale del minore, utile alla migliore risposta ai trattamenti terapeutici.
La prestazione, quindi, non deve essere sospesa:
·        nel caso di soggetto invalido che necessiti dell’assistenza continua di un familiare o di un infermiere privato, per gestire le funzioni biologiche essenziali;
·        qualora la presenza del genitore per l’intera giornata sia assolutamente necessaria per il minore.

COME COMUNICARE I PERIODI DI RICOVERO INDENNIZZATO
Affincheè quei periodi di ricovero (nei quali l’utente sia stato assistito da un familiare)non vengano conteggiati e calcolati per la decurtazione della prestazione, l’INPS ha predisposto una una nuova procedura telematizzata, che consente agli assistiti di comunicare all’INPS i periodi di ricovero in cui sussistono le condizioni sopra citate, per poter inviare la documentazione necessaria.

LA DICHIARAZIONE DI RICOVERO INDENNIZZATO IN STRUTTURA PUBBLICA
Per poter segnalare questo periodi di ricovero “assistito”, il titolare di indennità di accompagnamento (o l’amministratore di sostegno/rappresentante legale) presenta una dichiarazione al termine del periodo di ricovero di durata superiore a 29 giorni.
Per farlo deve accedereal sito www.inps.it con la propria identità digitale (SPID almeno di Livello 2, CIE o CNS) e seguendo il percorso “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per disabili/invalidi/inabili” > “Dichiarazioni di responsabilità e ricoveri indennizzati”.
L'interessato deve:
- inserire date di inizio e fine ricovero,
- allegare alla dichiarazione telematica esclusivamente la documentazione rilasciata dalla struttura sanitaria attestante che la prestazione assicurata non esaurisce tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana.
Non devono essere allegati certificati sanitari, cartelle cliniche o ogni altra documentazione riguardante le patologie invalidanti.

Per approfondire:

Messaggio INPS numero 3347 del 26-09-2023


Redazione

bottoncino newsletter
Privacy Policy

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy