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Nella Regione Siciliana è boom di lavoratori pubblici che fruiscono dei benefici per parenti di persone con handicap

E’ un numero sconcertante quello che ieri il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha snocciolato in riferimento ai dipendenti pubblici siciliani che usufruiscono dei permessi della legge 104/92: ben 2.350 dipendenti regionali su 13mila avrebbero goduto dei benefici previsti dalla Legge che tutela i parenti di persone con attestazione di handicap.

Si può quindi ragionevolmente supporre che tali permessi, che consistono in 3 giorni di assenza retribuita dal lavoro per assistere un familiare al quale sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave, possano essere stati stati ottenuti in maniera del tutto indiscriminata, fino ad arrivare ad abusi al limite dell’assurdo, come il caso limite, citato dal governatore, di un dipendente che si sarebbe fatto adottare da un anziano disabile pur di andare in pensione in anticipo grazie a tale legge.

Facendo due conti,  2.350 persone su 13mila significa che il 18% dei dipendenti regionali ha goduto dei benefici della Legge. Una percentuale molto alta, uguale solo al Lazio. La Lombardia, per fare un esempio, è al 10%.
Quella dei ricorsi indiscriminati alle agevolazioni  “della Legge 104” nel pubblico impiego è una mala abitudine che interessa anche l’ambito della scuola, altro settore nel quale si è registrato  un numero particolarmente sospetto di docenti che ne hanno fruito. 

Ora, di fronte a queste cifre che fanno avanzare sospetti di legittimità, sarà importante che queste non restino solo delle segnalazioni utili a generare giusta indignazione, ma siano seguite da opportune verifiche ed eventuali interventi: un abuso di questi diritti, tanto importanti per quanti realmente ne hanno bisogno, è un danno all'intera collettività.

Redazione


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