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Non sempre, dopo aver annunciato un evento anche importante, si riesce a rendervi conto di come è andato, di cosa è emerso, perchè le conclusioni di lavori congressuali possano essere a disposizione di tutti.
Premessa fondamentale per introdurre alcune delle considerazioni emerse nel corso del Convegno nazionale “Misure per la tutela giurisdizionale delle persone con disabilità vittime di discriminazioni. Analisi della Legge 67/2006” che vi avevamo già presentato con questo articolo.
Tanti i relatori nazionali e non solo che hanno portato il proprio contributo ad Alberobello, provincia di Bari, sede dell'iniziativa organizzata dal Centro Studi Giuridici Ipso Iure.
Va da sé che non si può riassumere in una pagina una due giorni così intensa. Ma alcuni spunti senz'altro possono dare il tono della discussione.

Le pari opportunità sono state trattate intanto a partire dallo Sport.
Una rivalsa per molti, come testimoniato da Vito Mastroleo e Egidio Lingesso, rispettivamente amministratore e presidente della Dream Team Onlus Taranto, squadra cestistica in carrozzina che sposa spirito agonistico e attenzione al tema della disabilità.
Nel 2002 abbiamo creato la Dream Team – hanno dichiarato i due – e in pochi anni abbiamo fatto crescere la società con due squadre di minibasket e una femminile, e la prima squadra in A1. Il prossimo obiettivo? Creare un luogo che sia un punto d’incontro tra la normalità e la disabilità. “Vogliamo lasciare sul territorio un segno indelebile. Quest'anno abbiamo fatto la finale scudetto, a Taranto. Abbiamo perso, ma c’erano lì per noi 2500 persone”.

Ha dato quindi il suo contributo alla discussione anche il giornalista e scrittore Candido Cannavò, che ha presentato il suo libro “E li chiamano disabili”. 
Il libro che ho scritto ha avuto un grande successo – ha dichiarato in apertura Cannavò - 9 ristampe normali e due ristampe come Bur, cioè nella versione economica. E’ diventato un bestseller e questo è un miracolo! Ho fatto 116 conferenze di presentazione e girando l’Italia ho conosciuto un mondo diverso da quello che si vede in tv”.
Abbiamo difficoltà – ha insistito Cannavò - a capire quante capacità si possano sviluppare. Noi che ne sappiamo di un cieco, della sua sensibilità?! Noi vediamo con gli occhi, lui trasforma le nostre voci in immagini”.
Significativa la sua conclusione: “Spero di avervi spiegato perchè io che ho diretto per venti anni un grande giornale, che ho girato il mondo e sono nell’età in cui potrei andarmene in spiaggia, ho trovato la felicità in carcere e coi disabili”.

E’ stata quindi la volta dell’intervento di Michele Corcio, consigliere nazionale dell’Uic e membro della direzione nazionale della IAPB, Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità. “Dalle disabilità visive derivano problematiche specifiche che vanno sottolineate. L’istruzione ad esempio. I bambini ciechi ora frequentano le suole ‘normali’. E' un inserimento: per parlare di integrazione dobbiamo ancora fare passi in avanti. E poi bisogna garantire il diritto alla vista. Secondo stime del Sistema Mondiale della Sanità, in Italia ci sarebbero 300mila non vedenti e 1,5 milioni di ipovedenti. Questi dati, purtroppo, sono destinati a crescere. Per questo nel 2007 che è l’anno delle Pari Opportunità, dobbiamo consolidare le nostre conoscenze di disabili impegnati per riuscire nei nostri obiettivi”.
 
E’ intervenuta, in audioconferenza, anche Ileana Argentin, consigliere delegato per le politiche dell’handicap della capitale, affetta da distrofia muscolare, che ha presentato ìil libro autobiografico “Che bel viso…peccato”: “Il mio è un libro provocatorio che racconta la mia vita, che è fatta di cose belle e brutte, come quella di tutti. Perciò è pieno di colori, perché le battaglie possono essere molto più colorate di quanto spossa credere”.

A seguire l’intervento dell’avv. Fabrizio Lamanna, esperto penalista, che ha dissertato sul tema “Gli aspetti penali del mobbing e della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità”.
Oggi i giudici condannano il mobbing, qualificandolo però via via come violenza privata, minaccia, violenza sessuale, ingiuria e diffamazione. Ci sono proposte di legge in merito e molte associazioni di categoria che tutelano i mobbizzati. Ma fino ad oggi, penalmente, si sono dovute mutuare altre fattispecie, soprattutto la violenza privata”.
Io credo in proposito che nei confronti dei disabili chi sia un vero e proprio mobbing legislativo".
Le conclusioni del convegno sono state affidate poi al Presidente Mastropasqua: “Ringrazio tutti i relatori, con un po’ di amarezza per l’assenza di buona parte della classe politica. L’obiettivo di questo convegno era quello di dare spunti agli operatori del diritto. Invece abbiamo ricevuto più adesioni da parte dell’utenti finali: i disabili, che ringrazio”.


INFO:

Il sito del Centro Studi Ipso Iure
via Trieste, 8
74015 Martina Franca (TA)
Numero verde 800181423

L'articolo con cui vi abbiamo presentato il convegno:
TUTELA DELLE VITTIME DI DISCRIMINAZIONI, A CHE PUNTO SIAMO?

Il sito (versione in italiano) dell'Anno europeo delle pari opportunità per tutti


[Alberto Friso]

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