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Chi si occupa oggi di fitness e benessere nelle palestre e allena i nostri ragazzi, domani potrebbe occuparsi di gravi patologie, dal parkinson alla sclerosi multipla.
Un'eventualità contro cui si sta muovendo l'AIFI (associazione italiana fisioterapisti), che si è mobilitata con quattrocento fisioterapisti associati manifestando in piazza Colonna a Roma al presidio organizzato da Aifi Lazio.

Chiunque ha avuto bisogno dei servizi di un fisioterapista si rende conto della gravità della cosa.
Ma la legge 6293 approvata in via definitiva alla Camera rende di fatto equivalente la laurea in scienze motorie a quella in fisioterapia.
Infatti l'art. 1 recita: "Il diploma di laurea in Scienze Motorie è equipollente al diploma di laurea in Fisioterapia, se il diplomato abbia conseguito attestato di frequenza ad idoneo corso su paziente, da istituire con decreto ministeriale, presso le università". Con una norma nascosta, ancora una volta, tra le pieghe di un decreto di fine legislatura, è passato un provvedimento che affida la salute dei cittadini a personale non qualificato, legalizzando così forme di abusivismo.
La domanda di riabilitazione è crescente in Italia, è una domanda che esige prestazioni di alto livello, non fa sconti e non ammette improvvisazioni, altrimenti a pagare sono i malati. Questa legge, invece, apre la strada a personale che non ha le giuste competenze e avrà ricadute molto negative sulla qualità dell'offerta riabilitativa.

I commenti degli interessati promettono battaglia, come si evince dalla dichiarazione di Vincenzo Manigrasso, presidente dell'Aifi: "Abbiamo perso il primo tempo ma la partita è ancora lunga e per niente chiusa". E continua: "Faremo il possibile per respingere e rigettare questo scempio giuridico che ha un profilo di inapplicabilità e incostituzionalità e che mina l'intero sistema di accesso alle professioni sanitarie e di esercizio delle attività di competenza di ciascuna di esse. Così come voglio rassicurare tutti sul fatto che nell'immediato non cambia assolutamente nulla e che i laureati in scienze motorie, in quanto professione non sanitaria, restano non abilitati ad esercitare attività diretta sul paziente".

"Su questa vicenda garantisco non è affatto calato il sipario e ci aspettiamo un atto riparatorio immediato in particolare dalle forze di Governo che hanno bollato questa vicenda come un incidente di percorso".
Nel frattempo i fisioterapisti chiedono che venga subito abrogata e intendono dare un'informazione puntuale alla cittadinanza, mettendola sull'avviso dei pericoli che corre la salute.

Tra i politici intervenuti sulla vicenda si registrano le dichiarazioni di Luciano Violante:
"Condivido le preoccupazioni dei fisioterapisti e ritengo sbagliata questa legge, purtroppo però, non credo che ci siano i tempi per intervenire a livello parlamentare".
Di tenore simile le dichiarazioni di Gianni Mancuso: "Trovo vergognosa questa legge e ho firmato l'ordine del giorno che impegna il governo ad adoperarsi per arrivare a un correttivo. Oggi non credo ci siano i tempi per fare un'altra norma che abroghi questa, ma è certo che va cancellata". Entrambi i parlamentari, infine, si sono augurati che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi rimandi il dispositivo alle Camere.

INFO:

A questo link il testo della legge n. 6293, intitolata "Conversione in legge del decreto legge del 5/12/2005 n. 250"

A.I.FI. Associazione Italiana Fisioterapisti
Via Claterna, 18
00183 Roma - Italia
Telefono: 06 77201020
Fax: 06 77077364
E-mail: info@aifi.net

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[Alberto Friso]

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