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Inclusione. E' questa la parola d'ordine del convegno sulla cultura della disabilità in azienda che si è tenuto il 30 giugno presso l'Università degli Studi di Milano.
Il convegno rientra nel progetto Business&Disability cominciato nel 2003, Anno Europeo della Disabilità, grazie all'iniziativa di alcune importanti aziende (Adecco, Manpower, Hewelett-Packard, IBM, Microsoft e Schindler).
Il network europeo Business & Disability si pone come obiettivo concreto la diffusione di una cultura della disabilità per l'inserimento nel mondo aziendale. Una società moderna deve poter essere in grado di includere tutti i suoi elementi per far in modo che tutti possano partecipare al progresso e alla crescita della società stessa. Ognuno deve sentirsi responsabile e per fare ciò è necessario che sia coinvolto e parte di essa. Questo in sostanza il pensiero alla base di Business & Disability.

Abbattere le barriere dunque: le barriere culturali per un'integrazione al lavoro; le barriere fisiche, per una vera accessibilità ai luoghi di impiego; le barriere informatiche, per far diventare la tecnologia un grande aiuto. Ecco spiegata la scelta di aziende così diverse tra loro per competenze, ma così vicine per sensibilità.

Il risultato del convegno è molto positivo. Il pubblico era numeroso e interessato, segno che forse nelle aziende italiane qualcosa in favore dei disabili si sta muovendo.
"Nel 2000 la legge 68 sul collocamento delle persone con disabilità ha sostituito egregiamente la legge del 1968, introducendo un concetto fondamentale, quello dell'inserimento mirato - spiega Nina Daita, responsabile Ufficio Disabili CGIL, e anch'essa disabile -. Si tratta della prima legge del genere in Europa. Solo la Germania ne ha compreso l'importanza e ne ha seguito le orme".
Non bisogna però dimenticare che la strada è ancora lunga e le battaglie da vincere, soprattutto culturali, sono ancora molte.
Laura D'Amico, Human Research Manager di Manpower, sostiene: "Non si tratta di fare favoritismi per le persone disabili. Quello che occorre è la pari opportunità nell'accesso al lavoro. Una persona deve essere assunta per  le capacità che dimostra di avere."

Le aziende del network dal canto loro ci stanno mettendo buona volontà, organizzando diverse iniziative che prendano in considerazione l'individuo nella sua totalità: la sfera professionale ma non solo, quella personale, le sue competenze, le sue aspirazioni. Il frutto del lavoro svolto in questi incontri sarà la pubblicazione di una guida con le buone pratiche raccolte nei vari eventi.
Speriamo davvero che iniziative di questo tipo possano contribuire a cambiare le cose.

INFO:
Il sito ufficiale di Business and Disability

Vedi anche i seguenti articoli su iniziative di inserimento lavorativo:
LA CHIAVE PER APRIRE LE PORTE DELL'INSERIMENTO? UNA GUIDA 

PROGETTO LAVORABILE, IL 'GIUSTO ATTEGGIAMENTO' PARTE DAI COLLEGHI

RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA, UNA VETRINA PER I 'BUONI'


[Laura Trevisan]

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