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"Equal" è una strategia europea per capire e eliminare le cause delle disuguaglianze e delle discriminazioni collegate al mondo del lavoro.
E proprio in questo contesto nasce "Nautilus", un laboratorio per ricercare e creare le condizioni necessarie per l'inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate: non solo disabili, quindi, ma anche chi è penalizzato da situazioni familiari o sociali precarie.

L'obiettivo è quello di favorire l'integrazione di chi trova con difficoltà un'occupazione collegando stabilmente tutte le strutture socio-assistenziali, di formazione e politiche che intervengono nel collocare questi soggetti.
Esistono già molti enti e associazioni che operano in tal senso, per cui il passo obbligato è quello creare una vera e propria rete di servizi pubblici e privati, dotandola di nuove metodologie e strumenti per trasformare queste tappe, in un percorso senza soluzione di continuità dalla scuola, alla formazione fino al collocamento.

Si cercherà di delineare, perciò, una sorta di fotografia di questa persona con difficoltà di inserimento, che permetta di capire le qualità e le potenzialità che questa offre.
Di conseguenza si eviteranno inutili sprechi di tempo e di energie, sia per i disabili che spesso si vedono costretti a saltare da un impiego a un altro, senza garanzie di reddito sia per le aziende che assumono per obbligo di legge delle figure che sono al di fuori del loro ambito produttivo.

Da una parte saranno costituiti alcuni gruppi di lavoro per mappare, a livello provinciale, gli enti, le associazioni e i servizi offerti, coinvolti nel processo di inserimento, dall'altra verranno definiti dei percorsi individualizzati per attraversare omogeneamente le tappe scuola, formazione, lavoro.
Infine per migliorare l'efficacia di questo servizio sarà istituito un centro per lo sviluppo dell'orientamento della formazione che nel territorio padovano si collegherà con cinque laboratori di sperimentazione di lavoro guidato.

Insomma, questo progetto vuole essere un servizio presente e attivo di ricerca del lavoro che renda possibile un impiego compatibile sia alle potenzialità del soggetto svantaggiato sia alle esigenze delle aziende.
E ci sono buone speranze di riuscita visto l'alto numero delle persone coinvolte, circa 500 nel triennio 2002-2005, tra operatori dei servizi per l'inserimento, disabili psichici o fisici e persone svantaggiate per situazione familiare o sociale.

E garanzia di successo sono anche i numerosi partner coinvolti: le A.S.L. di Padova, Chioggia, Este-Monselice e Alta Padovana, la Provincia e il Comune di Padova, l'Irecoopo Veneto, alcuni istituti scolastici della provincia di Padova e alcune cooperative sociali di tipo A e B.
Ma l'ambizione del progetto, nato in Veneto, è più ampia dei suoi confini geografici: infatti, sono già stati stipulati accordi internazionali con TA.LE.TE., un partnere greco, e con EHI NETWORKING, partner di Francia, Belgio e Paesi Bassi.

Una sfida, quella di risolvere problemi di inserimento lavorativo trasformando la cultura stessa del mercato del lavoro, che potrà essere vinta solo attraverso una sinergia delle diverse forze coinvolte.

Per maggiori informazioni

infopd@regione.veneto.it
servizisociali@comune.padova.it
urp.azienospedali@sanita.padova.it
info@irecoop.veneto.it

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