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Partito Democratico, o PD.
Una nuova sigla politica che stiamo imparando a sentir nominare.
Molto se ne parla, ma ancora poco se ne è capito, a partire dalla leadership, dai contenuti, dall'organizzazione. Cosa propone? Ad esempio in un ambito che ci riguarda da vicino, come il welfare?
Lo abbiamo chiesto a Tiziana Biolghini, Consigliere delegato alle Politiche dell'Handicap della Provincia di Roma, che il 15 giugno tiene a battesimo l'associazione "Democrazia Solidale".
"Si tratta - racconta ai nostri microfoni l'onorevole Biolghini - di una nuova proposta politica creata per formulare indicazioni politiche sul welfare per il Partito Democratico.
E' la prima associazione tematica che nasce all'interno del PD, perchè le altre sono di tipo generalista. E' composta da cittadini, operatori del sociale, rappresentanti delle associazioni, delle famiglie, politici e tecnici a vari livelli.
Proprio nella costituente dell'associazione c'è anche il patrimonio genetico dell'iniziativa, cioè la nostra volontà di non lavorare semplicemente sommando le donne e gli uomini dei due partiti da cui nasce PD, ma soprattutto la scommessa secondo noi vincente di recuperare il patrimonio umano e sociale che in questi anni si è allontanato dalla politica. O meglio, dai partiti, spesso troppo autoreferenziali.
L'Associazione "Democrazia Solidale" costruirà attraverso sezioni tematiche territoriali quelli che sono i punti e le strategie del Welfare da consegnare poi a ottobre al governo prodi.
E' quindi un lavoro che parte dal basso attraverso un sistema di rete perchè vogliamo ricostruire quella fedeltà che parte dal senso di appartenenza dei cittadini alla politica in un momento di grave e profonda crisi che si è determinato non per la politica tutta, secondo me, ma per la forma partito. Quindi noi dobbiamo meglio comprendere e penetrare le tipologie dell'associazionismo, e riuscire ad utilizzarle anche nella pratica della politica di partito".

Di cosa vi occuperete nello specifico?

"Tratteremo di disabilità, nelle diverse sezioni tematiche, di anziani, detenuti e ex detenuti,  di economia sociale, e delle altre questioni nell'ambito del benessere. L'obiettivo è proporre politiche forti per i deboli".

Quali politiche promuoverete per in particolare per le persone con disabilità?

"Vogliamo sostenere con forza la proposta di legge di Katia Bellillo sul prepensionamento delle famiglie con disabili gravi e gravissimi. Sulla questione della saluta mentale noi intendiamo mettere mano alla legge Basaglia, rivedendo tutta la parte che non è stata applicata e intanto partiremo con alcune esperienze che riguardano i Centri di Salute Mentale di Roma. Oggi è necessario anche capire meglio quali sono i bisogni dopo 30 anni dalla legge.
Vogliamo anche portare esperienze che sono maturate in altre città e che noi riteniamo molto importanti, come le politiche di auto-mutuo aiuto, che rendono inclusiva la partecipazione delle famiglie rendendo l'utente non fruitore passivo ma protagonista.
Poi c'è tutta la questione dell'integrazione scolastica: noi proponiamo la nascita di un operatore che si debba occupare ad hoc proprio del processo d'integrazione, specializzandosi sulle diverse patologie, perché non tutti hanno, giustamente, le competenze necessarie".

Nella sua attività come delegata per le politiche dell'handicap della Provincia di Roma, ha qualche novità da segnalarci?

"Stiamo facendo una battaglia per il riconoscimento delle terapie complementari, o meglio le "terapie del benessere", che riguardano circa 2 milioni di persone in Italia, disabili e non solo. Sono terapie come la psicomotricità, la pet-therapy, le arti-terapie, lo shiatsu.
Da anni uomini e donne praticano queste professioni, che esigono competenze anche molto alte, con continui aggiornamenti della propria disciplina. Ma non sono riconosciuti. Possiamo uscire dalla precarizzazione: vediamo nel decreto Mastella una grande opportunità. Dobbiamo sostenerlo e fare in modo che vada in porto per stabilizzare centinaia di migliaia di lavoratori perchè al centro c'è la qualità dei servizi. Solo stabilizzando il lavoro e monitorando la qualità noi siamo in grado di offrire agli utenti i servizi che non sono fatti da apprendisti stregoni, ma da personale che si aggiorna continuamente".

INFO:

Il sito dell'associazione Democrazia Solidale
info@democraziasolidale.org

Il sito organizzato dal Consigliere delegato alle Politiche dell'Handicap della Provincia di Roma, Provinciabile.it

Vedi anche l'intervista che ci ha concesso l'onorevole Katia Bellillo:
'NON LASCIARE SOLO CHI ASSISTE I GRAVI E GRAVISSIMI E' POSSIBILE E DOVEROSO'


[Alberto Friso

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