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"Subire, fare, baciare, lettera, testamento", forse non era proprio così la filastrocca dei pegni che si cantava da bambini, ma proprio questo rischia di essere l'epilogo per molti disabili che, pur con la volonta' di fare e impegnarsi nel mondo del lavoro, si trovano bloccati dagli stereotipi e dai pregiudizi, dagli intoppi burocratici e dalle pastoie legislative fino alla soluzione estrema. Come dire che, oltre alle difficolta' oggettive che di per se' presenta, la disabilita' rischia di venire ancora fatta vivere come un pegno da pagare, tanto piu' pesante quanto maggiore e' la volonta' di affermarsi come persone libere e attive. Proprio per questi motivi, in un convegno tenutosi a Torino a
conclusione del percorso biennale lungo l'Italia del camper Lucy, casa-ufficio intelligente, presenziato dal Ministro degli Affari Sociali Livia Turco e dal Vice Presidente di Confindustria Carlo Callieri, e coordinata dal professor. Angelo Ferro del Gruppo di Lavoro Sostegno all'Handicap di Confindustria, ha evidenziato con forza l'importanza e la necessita' di una simile iniziativa culturale e di comunicazione.Un bilancio positivo secondo Davide Cervellin, presidente della Tiflosystem e attuatore del progetto. Gli altri relatori hanno messo in luce che l'approccio al problema dei disabili alla ricerca di un lavoro puo' essere di diversa natura: molto aziendalista, pragmatico e convincente quello di Giuseppe Melchiorre della Compaq, come anche basato sul lavoro volontario e la partecipazione a cooperative sociali come quella presieduta da Diego Tramontana, non meno convincente e orientato al risultato. Tranne che nel caso appena citato, che faceva riferimento a persone caratterizzate da deficit intellettivi, l'effettivo e produttivo inserimento lavorativo del disabile sensoriale e motorio passa attraverso l'impiego di ausili compensativi ad alta tecnologia, oramai disponibili a costi relativamente ridotti. Ciò è stato ben illustrato da Cervellin stesso e testimoniato
in prima persona da Giovanni Pellis di Alenia Aerospaziale, esempio vivente di volonta' e "mente d'opera" al di la' dei problemi motori, e da Rossano Bartoli collegato in videoconferenza dalla Lega del Filo d'Oro di Osimo. Quest'ultimo ha presentato i positivi e incoraggianti risultati del progetto di comunicazione via internet per sordociechi. Certo e' che, per un felice incontro tra due realta' complesse come il mercato del lavoro da una parte e il lavoratore disabile dall'altra, e' necessario assumere un atteggiamento valutativo e una metodica operativa conformi al Supported Employment presentato da Fabrizio Fea, Presidente AISE e Segretario Generale EUSE, che prevede precise attività di job analysis e job design sul fronte dell'organizzazione e, parallelamente, l'individuazione delle caratteristiche e delle capacità dei singoli e iniziative di formazione e tutoraggio mirate. Il tema del mercato italiano degli ausili per disabili è stato al centro di una ricerca presentata dalla B & C Ricerche di Mercato, i cui risultati hanno messo in luce la preponderanza delle importazioni rispetto alle esportazioni ed un totale di circa 1800 tra aziende operanti nella produzione, nella commercializzazione (ma la maggioranza fa entrambe le cose) e organizzazioni di servizio. Per il disabile le difficolta' sono ancora veramente opprimenti e deprimenti, come portato alla ribalta dall'accorato intervento fuori programma di una madre alle prese con l'impossibilita' per il proprio figlio di percorrere una normale carriera di studente universitario. L'impegno di Confindustria e' notevole, ma sarebbe bene che le rassicurazioni del ministro Turco sulle intenzioni del Governo trovassero realizzazione pratica nelle facilitazioni per la vita autonoma e produttiva e il diritto alla libera scelta dei disabili.

Alessandro Calligaris - e-mail: psico@efesto.org

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