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lavorodisabiliPer la tutela degli uni non può subentrare l'abbandono degli altri

Con il Decreto Legge 6 luglio 2010 n.102 (art. 7 comma 7), convertito con Legge 3 agosto 2010 n.126, nelle quote previste per l’assunzione dei disabili rientrano anche i congiunti dei soggetti deceduti o resi permanentemente invalidi a causa di vari atti meritori, vittime di terrorismo e criminalità organizzata.

Stando a questa legge le aziende con più di 50 dipendenti devono riservare l’1% del totale agli orfani e superstiti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, che andrebbero a occupare i posti riservati alle persone con disabilità dalla Legge 68/99.

Lo scorso settembre la deputata Amalia Schirru, insieme ad altri parlamentari, aveva presentato in Commissione Lavoro della Camera un’interrogazione a Risposta (n.5-03384, Seduta n.367) chiedendo un €˜esplicita interpretazione‑¬ di quell’articolo di legge €˜al fine di precisare che i diritti dei familiari delle vittime del terrorismo non debbano pregiudicare lo stesso diritto per i disabili‑¬.

Laura Ravetto, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per i Rapporti col Parlamento ha fornito ora una risposta  secondo la quale «Considerata la recente approvazione delle nuove disposizioni sul collocamento delle vittime del terrorismo e del dovere e rilevata altresì l'opportunità di verificarne il concreto impatto che esse possono avere sull'impianto della disciplina speciale prevista in favore delle persone con disabilità , la questione è stata portata all'attenzione di un apposito Tavolo tecnico per l'attuazione della normativa a favore delle vittime del dovere, istituito presso il Segretariato Generale - Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo - della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che avrà il compito di trovare le soluzioni più idonee a garantire l'uniforme applicazione e l'operatività della disciplina in materia di collocamento obbligatorio. In questa prospettiva il Governo, nelle sue diverse componenti, è sicuramente disponibile a svolgere un ruolo attivo per sostenere ogni possibile iniziativa che conduca alla soluzione della vicenda, con l'obiettivo di scongiurare inopportune contrapposizioni tra persone che, seppure a diverso titolo, vivono quotidianamente una condizione di fragilità ».

Nonostante la buonafede emersa dalla risposta sopracitata Schirru ha ribadito la necessità di accelerare il percorso della normativa sul collocamento obbligatorio delle persone con disabilità , e ha per questo presentato (come prima firmataria) la Proposta di Legge n.3720 del 21 settembre 2010 €˜Interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n.407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili‑¬ .

Si è mobilitata anche l’Associazione Coscioni, attraverso la voce della sua co-presidente Maria Antonietta Farina Coscioni.  


Per approfondire:

LAVORO DISABILI

COLLOCAMENTO MIRATO


Ilaria Vacca

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