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Non un posto qualsiasi, ma uno adeguato alle attitudini formative, professionali ed umane del singolo individuo. La nuova legge , la 68/99 sull'obbligo dell'inserimento lavorativo dei disabili, parla chiaro : non basta assumere una persona disabile, bisogna affidarle un ruolo per cui e' professionalmente preparata.Una rivoluzione positiva ma che comporta necessariamente uno stravolgimento della mentalita' con cui fino ad ora si e' pensato al rapporto lavoro e disabile.Un vantaggio indubbio per le aziende: assumendo una persona disabile hanno anche l'opportunita' di scegliere quella con il profilo professionale piu' consono alle proprie necessita', mentre il disabile finalmente, sa che non ha diritto solo al posto di centralinista, ma può aspirare ad ogni lavoro che sia idoneo alle proprie capacita'. La domanda e l'offerta in questo modo si avvicinano in una pura logica di mercato. A Trieste e' sorta un'agenzia che si occupa proprio di avvicinare queste due realtà. Si chiama Agenzia68 ed e' specializzata in consulenze sull'inserimento lavorativo delle persone disabili, fa da tramite tra le aziende interessate alle opportunita' previste dalla legge e i soggetti disabili che possono usufruire delle relative agevolazioni. Una sorta di ufficio di collocamento o agenzia per l'impiego specifica del settore. Opera su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, ed e' in grado di analizzare le caratteristiche della domanda e dell'offerta di lavoro, rispetto all'area della disabilita'.Un servizio che favorisce l'aumento delle possibilita' d'occupazione per le persone disabili, dato che vengono attivate procedure di inserimento lavorativo che tengono conto sia delle esigenze delle aziende che di quelle dei soggetti da collocare. Prima di inserire un soggetto svantaggiato in una realtà imprenditoriale, vanno analizzati il tipo di lavoro ed il contesto in cui andra' ad operare il neoassunto. Due elementi che garantiranno collocazioni mirate e durature.Una volta scelto il lavoro adatto, pero' il disabile non puo' essere abbandonato a se stesso, va seguito nell'inserimento professionale, ci vogliono dei tutor che lo aiutino ad integrarsi perfettamente con l'ambiente lavorativo. Una prassi questa utilissima quando si tratta di gestire risorse umane, a prescindere dalla distinzione tra lavoratore svantaggiato e non. Un lavoro che sembra stia dando i suoi frutti a Trieste, ad esempio, la citta' in cui opera Agenzia 68: nei primi sei mesi del 2000 gli interventi per l'inserimento lavorativo di disabile sono stati 72 a fronte dei 64 registrati nel '99 e dei 46 del '98. Tradotto in assunzioni, questo impegno (che come previsto dalla legge si articola in borse di lavoro, tirocinii e inserimenti) ha fruttato sei posti nel 2000, due lo scorso anno e altrettanti nel 98. Nella grande maggioranza dei casi le assunzioni hanno riguardato enti pubblici. Seguono a ruota le cooperative sociali mentre una quota significativa è assorbita dal commercio, dal privato sociale e dall'agricoltura. I dati sono stati resi noti dall'amministrazione comunale del capoluogo giuliano. L'Agenzia 68 e' costituita da uno staff multidisciplinare specializzato nell'analisi dei cicli produttivi e dei contesti aziendali specifici, consulenze legali, gestione delle risorse umane. Si avvale inoltre, di una consolidata rete di collaborazioni con i servizi socio assistenziali e le associazioni di disabili.

Per Info potete contattare Maria Grazia Puppini o Stefano Minin al numero di telefono 040.322.0620;
e-mail: agenzia68@impresasociale.it
Internet www.impresasociale.it/agenzia68


Antonella Prigioni

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