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cartello con offese verso le persone disabili

Ancora una volta la disabilità utilizzata come offesa. Stavolta è successo in un locale di Livorno, la “Stuzzicheria Di Mare”, dove un cartello, esposto per difendersi dalle accuse riguardo la regolarità della propria rampa per disabili, ha finito per essere oltraggioso.

Il foglio era stato affisso come “risposta” alla segnalazione contro i vigili per una pedana ritenuta non a norma. Peccato che le parole utilizzate, tra puntini di sospensione e allusioni, siano inaccettabili, tanto da provocare l’immediato sdegno dei cittadini, la presa di distanza del cuoco e dello staff del locale, e infine le tardive scuse dei gestori, che hanno rimosso il cartello.

Questo il contenuto del cartello:
"Secondo alcuni mo…idi autoctoni (che hanno pensato bene di fare un esposto) noi della Stuzzicheria avremmo fatto costruire una pedana di tale fatta, senza avere preventivamente regolare permesso dal Comune di Livorno (e sicuramente non gratuito). Ora il rammarico che noi abbiamo è questo: purtroppo circa 50-60 anni fa la scienza medica non aveva ancora inventato il Tri Test e l’amniocentesi, altrimenti avremmo volentieri consigliato ai genitori di cui sopra di farla bene e magari ripetere l’esame, e poi visti i miserevoli risultati non farne proprio di nulla".

Il cuoco del locale si è così dissociato, scrivendo sui social: “Mi dissocio completamente insieme a tutti i ragazzi dello staff della nostra sede. Sono vergognato e indignato”. E ancora: “Ci tengo a sottolineare ed evidenziare che certi comportamenti non sono farina del mio sacco ne dei colleghi e amici che lavorano insieme a me; nessuno di noi era a conoscenza di questo gesto irrispettoso e offensivo che ha giustamente catturato l’attenzione e indignato tutti voi. Nonostante non abbia colpe mi vergogno di quanto successo”.

A seguito delle polemiche, il ristorante si è scusato con un messaggio sui social network:"Parlando a nome della Stuzzicheria di mare, vi porgo le mie più sincere scuse per il post che sta girando sul nostro conto. Non volevamo offendere nessuno con questa lettera ma volevamo rivolgerci alle persone in particolare che purtroppo ci stanno mettendo i bastoni fra le ruote sin dal primo giorno in cui abbiamo aperto e che tra segnalazioni ed esposti ci fanno arrivare, quotidianamente, dei controlli che purtroppo per loro sono vani, dato che ogni cosa dentro il nostro locale è stata prima approvata in Comune e poi fatta. Con questo non proviamo a giustificarci, ma chiedo umilmente scusa a chi, giustamente, si sente preso in causa per le nostre parole. Scusate ancora".

Anche il Comune di Livorno ha fortemente condannato il gesto. Così in una nota: "L'Amministrazione comunale tutta si unisce allo sconcerto a cui hanno dato voce, in queste ore, tante persone colpite dal vergognoso messaggio che è apparso fuori da un locale della Venezia. È inaccettabile che la condizione di disabilità sia evocata da qualcuno come un'offesa. Vogliamo condannare senza appello comportamenti come questi, che ci confermano la necessità di portare avanti un impegno forte e deciso per superare stereotipi e pregiudizi insopportabili".