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toccare arteSono arrivate al Museo Tattile Omero, direttamente da Hong Kong, diciotto opere appartenenti alla mostra itinerante "Le mouvement sculpté". Il Movimento scolpito del Louvre di Parigi. Ma per ora sono chiuse in alcune casse del magazzino del museo anconetano in attesa di essere esposte nei nuovi spazi della Mole Vanvitelliana. «Con il Louvre e in particolare con Cyrille Gouyette, direttore della sezione didattica del museo parigino, c’è un ottimo rapporto da tanti anni, ormai è uno di casa e fa anche parte del comitato per le linee guida del nuovo Omero alla Mole - spiega il professor Aldo Grassini, del direttivo del museo anconetano - Il Louvre ogni due o tre anni rinnova la sua mostra tattile, che di solito è monotematica. Questa dedicata al movimento, lasciato il Louvre, è poi andata in giro in tutti il mondo e finirà la sua corsa qui da noi, all’Omero. Resterà qui infatti probabilmente per sempre ed entrerà a far parte a tutti gli effetti della collezione permanete che sarà esposta alla Mole, organizzata non più secondo una cifra cronologica ma attraverso percorsi tematici ben individuati».
Le opere, copie e rilievi in gesso e resina, di celebri sculture che spaziano dal II a.C. al XIX d.C., riflettono il mutamento estetico della civiltà europea nei secoli e sono divise in cinque categorie che mostrano cinque movimenti diversi del corpo: lo sforzo, la corsa, il ballo, il riposo e la caduta. Tra le più celebri ci sono quella de Il Milone di Crotone, Il soldato che tende l’arco, il Mercurio che allaccia i sandali, e lo Schiavo ribelle. Dunque la mostra, che fu inaugurata a Parigi nel 2008 e che poi ha girato soprattutto per il continente asiatico, arriva ad Ancona grazie al legame che c’è tra i due musei, che già in passato hanno collaborato per varie iniziative, come per la Mostra D’après l’antique, allestita nel 2005 alla Mole Vanvitelliana e il progetto de Il Satiro Danzante di Mazara del Vallo, ospitato nel 2007 al Museo del Louvre di Parigi in occasione della mostra dedicata a Prassitele.
Ma a quando dunque il trasferimento negli spazi della Mole? «Inizieremo a settembre, non prima - spiega Grassini - Si tratterà di un processo graduale, per il quale occorrerà tempo, ci aspettiamo che il museo vada a regime nel 2012, per accogliere i primi visitatori la prossima primavera».


Fonte: Il Messaggero del 23-04-2011