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telefonoLa Questura ha attivato un servizio di soccorso per i sordi. Il progetto è stato organizzato con la collaborazione dell'Ente nazionale sordi.
In sostanza, la Questura ha messo a disposizione un numero di telefono cellulare al quale in caso di emergenza, i sordi potranno inviare un sms scrivendo il luogo dove si trovano. In tal modo sarà garantito il soccorso anche a chi, a causa del deficit uditivo, non è in grado di utilizzare normalmente un apparecchio telefonico.
L'iniziativa, che è stata denominata "Sms salvavita" è stata illustrata ieri sera nel corso di un seminario che si è tenuto nella sede dell'Ens, dal presidente della sezione provinciale dell'Ente nazionale sordi Salvatore Risuglia. «Già da oggi ‑¬â€˜ ha spiegato il dirigente delle volanti, Francesco Bandiera - il numero telefonico è attivo. Chi ne voglia usufruire deve compilare e consegnare in Questura un modulo di adesione per avere assegnato un codice. A quel punto per segnalare una emergenza gli basterà digitare sul cellullare un breve messaggio che contenga tre elementi: il codice dell'utente, innanzitutto, il luogo da cui chiama, e un numero, da uno a 36, con cui sono stati codificati i diversi possibili motivi delle richieste di intervento».
Soddisfazione giunge dal presidente del consiglio provinciale, Michele Mangiafico: «Con questo servizio ‑¬â€˜ ha detto - si scrive una nuova pagina all'insegna dei diritti civili delle persone sorde del nostro territorio. Emerge in positivo una cultura che vuole mettere in condizione i sordi di sentirsi persone come tutti gli altri cittadini, una cultura che è importante trovi spazio sempre di più all'interno delle pubbliche amministrazioni. È encomiabile la capacità della Questura, cui vanno i miei apprezzamenti, di dimostrarsi istituzione sensibile alle necessità di ogni porzione della nostra comunità ai fini del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza e ordine pubblico che la caratterizzano».


Fonte: La Gazzetta del Sud del 29-04-2011