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Dopo Bologna, la parata dell'orgoglio disabile approda anche in Piemonte grazie a un coordinamento di 17 organizzazioni guidate dalla cellula torinese dell'Associazione Luca Coscioni

"Promuovere una vera e propria rivoluzione culturale per cambiare le percezioni collettive sulla disabilità attraverso la sensibilizzazione di istituzioni, imprese e cittadinanza": è questo l'obiettivo dichiarato per la 1° edizione del Disability Pride Torino. Dopo Bologna, la parata dell'orgoglio disabile approda anche in Piemonte grazie a un coordinamento di 17 organizzazioni (tra associazioni e startup, ndr), guidate dalla cellula torinese dell'Associazione Luca Coscioni.

alcune persone, tra cui una in carrozzina, partecipano al flashmob tenutosi a torino per il disability pride

IL PERCORSO
Il corteo percorrerà il centro storico, con ritrovo in piazza Carlo Felice angolo via Roma (nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Nuova) alle 14 e partenza alle 14.30. Dopo aver percorso tutta via Roma attraversando piazza CLN e piazza San Carlo, il percorso si concluderà in Piazza Castello intorno alle 16, dove sono previsti interventi dal palco da parte degli organizzatori e degli enti patrocinanti.Rientrate, dopo le parole pronunciate giovedì dal Governatore Alberto Cirio, anche le polemiche relative al mancato patrocinio da parte della Regione Piemonte, concesso ufficialmente poche ore fa.

IL MANIFESTO UNITARIO
A rendere particolarmente interessante l'iniziativa è il Manifesto unitario elaborato dalle 17 organizzazioni, contenente rivendicazioni e proposte da rivolgere alle istituzioni e non solo su temi quali cura e assistenza, barriere architettoniche, barriere digitali, barriere culturali, mobilità e accessibilità, cittadinanza attiva, universal design, lavoro e istruzione: «Speriamo – ha dichiarato la Coordinatrice del Disability Pride Torino, Miriam Abate - di poter proseguire il dialogo con le istituzioni, al fine di cominciare un lavoro che possa portare a dei reali cambiamenti. Con tutte le realtà il lavoro proseguirà sicuramente anche oltre la manifestazione».

PERCHE' PRIDE
Nel rinnovare l'invito a tutta la cittadinanza, i promotori ricordano il significato dei Pride: «Rappresentano – hanno spiegato - un percorso verso una piena autodeterminazione, una piena partecipazione alla vita sociale, politica, culturale ed economica e verso l'eliminazione di ogni forma di discriminazione. Il fine ultimo è quello di abbattere tutte le barriere che ostacolano il raggiungimento di questi obiettivi a causa della condizione di svantaggio generata dalla società e riassunta dal termine abilismo. Questa situazione, riassunta dal concetto di abilismo, si crea come conseguenza della non conformità delle caratteristiche fisico-motorie, intellettive, sensoriali e di neurodivergenza rispetto alle definizioni di abilità e norma socialmente accettate dalla maggioranza della popolazione».

Per seguire il Disability Pride Torino sui social: @disabilitypridetorino

Redazione

 

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