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Il Community Award Program premia progetti nell'area di infettivologia, epatologia e oncoematologia. Previsto anche un premio speciale per la migliore gestione dei temi etici

Il valore e l’importanza del contributo delle associazioni e dei gruppi informali e “dal basso” all’assistenza e al sostegno di persone colpite da malattie o disabilità è ben noto a tutti. Queste realtà sono la base di quella piramide che, conoscendo meglio di chiunque altro i bisogni dei pazienti, nell’operatività concreta è in grado di proporre delle progettualità realmente utili a fornire risposte efficaci.
Purtroppo però il punto debole di queste realtà sono spesso le risorse -  il denaro, insomma - la cui mancanza può rendere difficoltosa la messa in campo di attività e progetti. Ecco perché sono importanti iniziative come il Community Award Program, bando di concorso promosso dalla società biofarmaceutica  Gilead Sciences che mette in palio 300mila euro per le organizzazioni no profit nell'area dell'infettivologia, dell’epatologia e dell’oncoematologia.

CHI PUO’ PARTECIPARE - Il concorso è riservato ad Associazioni di pazienti, Federazioni, Fondazioni e Associazioni di cittadini senza scopo di lucro che hanno come fine la tutela delle persone colpite da malattie infettive (HIV ed epatiti virali), patologie del fegato (steatosi epatica non alcolica) o da patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica, Linfoma Follicolare e Linfoma diffuso a grandi cellule B).

QUALI PROGETTI AMMESSI - Il premio servirà a finanziare i progetti più meritevoli tra quelli che verranno presentati fino all’11 maggio 2018, e che avranno come finalità, tra le altre, programmi di formazione per chi si prende cura del paziente (famigliari ed infermieri) e campagne di sensibilizzazione sul tema della prevenzione e della diagnosi precoce di HIV ed epatite C, ma anche una serie di iniziative volte al miglioramento della qualità della vita e l’assistenza terapeutica per persone con malattie infettive (HIV ed epatiti virali), patologie del fegato (steatosi epatica non alcolica) o da patologie oncoematologiche.

UNA BOCCATA D’OSSIGENO PER IL NOPROFIT - Un bottino importante, quello messo a disposizione da Gilead, che si aggiunge al milione e duecentomila euro assegnato nei primi sei anni di vita del Community e che ha consentito la realizzazione di 63 progetti proposti da 35 associazioni. Un sostegno economico che contribuisce a sopperire alla assai scarsa propensione degli italiani (solo l'1%) a donare in favore di questo genere di cause come ha mostrato una recente indagine di GFK Eurisko.

TEMPISTICHE, PREMI E GIURIA – Associazioni di pazienti, Federazioni, Fondazioni e Associazioni di Cittadini che siano senza finalità di lucro e che siano state costituite in data anteriore al 1 gennaio 2017 potranno presentare i propri progetti fino all’11 maggio 2018, attraverso il sito www.communityaward.it
La valutazione dei progetti e la scelta dei vincitori sarà affidata ad una Commissione giudicatrice composta da esperti indipendenti e avverrà in base a innovatività, originalità, sostenibilità del progetto ed esperienza del proponente.

Ciascun progetto vincitore potrà aggiudicarsi un contributo fino ad un massimo di 25.000 euro; è previsto inoltre anche il Premio speciale all’Etica "Mauro Moroni": 5.000 euro che verranno assegnati al progetto più valido dal punto di vista della gestione delle criticità di natura etica che si possono presentare nella realizzazione del progetto. Tra queste, ad esempio, il coinvolgimento di pazienti minorenni o il rispetto della normativa sulla privacy.

CHI E’ GILEAD SCIENCES - Gilead Sciences, che promuove il premio, è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree terapeutiche nelle quali vi siano ancora esigenze mediche non soddisfatte. Le aree terapeutiche sulle quali si concentra la sua ricerca comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e con le comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.

Per info:

Il bando di concorso (pdf)

Modulo di partecipazione


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