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Assenza di lavoro, sovraccarico assistenziale per la famiglia, costi sociosanitari: quanto contribuiscono all’impoverimento delle persone con disabilità?

Qualsiasi tema che necessiti di una soluzione ha bisogno di essere studiato e, in primis, rilevato: solo dopo aver compreso la sua entità sarà possibile cercare delle strategie per giungere a soluzioni. Ma se non sappiamo quanto è grande il problema, chi interessa e come è distribuito, come potremo gestirlo? Facciamo questa premessa perché il tema in esame è la povertà, e in particolare la povertà delle persone e delle famiglie con disabilità.

LA POVERTA’ IN ITALIA -
A sollevare la questione è stata, in questi giorni, la FISH, in occasione della pubblicazione del consueto report annuale che ISTAT realizza sulla povertà in Italia. Il report, nella sua generalità, riporta dati allarmanti e preoccupanti: nel 2018 1,8 milioni di famiglie italiane si trovavano in condizione di povertà assoluta. Questo significa un totale di 5 milioni di individui (cioè l’8,4% dei residenti). Importanti anche le disparità territoriali, per età e per genere. Il quadro di profondo disagio di ampie fasce di popolazione è confermato.

E LE PERSONE DISABILI? –
Il report rileva e indaga la povertà delle famiglie italiane considerando diversi elementi e parametri: ad esempio, si confrontano famiglie numerose e monogenitoriali; si considera l’eventuale presenza di una persona anziana nel nucleo familiare e il titolo di studio dei componenti, tuttavia non c’è traccia di dati specifici sulla condizione delle persone con disabilità o confronti col resto della popolazione. Un’occasione mancata per indagare correlazioni e darne contezza come base di serie politiche contro l’esclusione, commenta la FISH.
Anche in questo caso, ISTAT non ha ancora adottato i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, né gli impegni del Programma d’Azione biennale sulla disabilità (decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 2017), si legge nella nota della Federazione Italiana per il Supermanto dell’Handicap a commento del documento.

DISABILITA’ E POVERTA’ - Ma perché bisognerebbe indagare questo fenomeno? Perché, lo confermano studi che sono ormai sempre più datati, la correlazione tra disabilità e povertà, in Italia, è purtroppo forte. La disabilità, da relazioni che ormai hanno qualche anno, risulta essere tra i primi elementi impoverimento delle persone e delle famiglie italiane.  
Le rilevazioni più complete di questi dati risalgono al 2010 e sono contenuti nel Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale, pubblicato nel 2012 dalla Commissione d’Indagine sull’Esclusione Sociale (CIES) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La Commissione nel frattempo è stata soppressa.

COSA INCIDE SUL BILANCIO DELLE FAMIGLIE CON DISABILI -
Assenza di lavoro, sovraccarico assistenziale per la famiglia, costi sociosanitari, riflessi negativi sulla carriera lavorativa dei familiari sono alcuni dei fattori che possono limitare l’accesso ai beni e ai servizi di cui dispone la maggior parte della popolazione.
E ancora: la deprivazione materiale (le difficoltà a sostenere una serie di spese o al possesso di alcuni beni durevoli) interessa le persone con limitazioni dell’autonomia personale in misura maggiore rispetto al resto della popolazione. Vivono quella condizione il 24,7% degli individui con limitazioni gravi e il 19,7% dei non gravi, a fronte del 14,2% delle persone senza limitazioni. Lo stesso si registra nel caso della grave deprivazione, che interessa l’11,9% e l’8,6% delle persone con limitazioni gravi e non gravi, contro il 6,1% di chi non ha limitazioni.

NON SOLO POVERTA’
- Ma per avere una immagine d’insieme delle famiglie e delle persone con disabilità in stato di sofferenza è necessario contestualizzare il tutto, poichè povertà e deprivazione si combinano spesso con altri elementi di discriminazione:
- essere minori con disabilità (povertà minorile),
- essere donne con disabilità (disparità di genere),
- essere migranti con disabilità,
- vivere in territori con servizi e sostegni limitati.
Il risultato è quello su cui FISH attira l’attenzione: la discriminazione multipla ancora oggi così sottovalutata in termini di rilevazione, di consapevolezza e, quindi, di politiche e servizi, siano essi mirati alla disabilità o al contrasto della povertà.


Per approfondire:

Report Istat povertà in Italia anno 2018

  
Redazione

Foto: Pixabay

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