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Il commento del presidente Comitato Siblings Onlus alle parole della giornalista di Repubblica, autrice di un articolo nel quale la disabilità viene utilizzata per stigmatizzare un comportamento incivile

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Siblings-Sorelle e Fratelli di persone con disabilità a commento dell’articolo a firma De Gregorio apparso su La Repubblica del 4 agosto 2023, che nel commentare la notizia della rottura di una statua da parte di influencer che volevano farsi un selfie, apriva così il pezzo: “Allora dunque ci sono questi cretini integrali, decerebrati assoluti che in un tempo non così remoto sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un insegnante di sostegno che diceva loro vieni tesoro, sillabiamo insieme, pulisciti però prima la bocca. Ecco ci sono questi deficienti, nel senso che letteralmente hanno un deficit cognitivo – non è mica colpa loro, ce l’hanno –  e che però pur essendo idioti hanno probabilmente centinaia o migliaia di followers, non ho controllato ma non importa, è assolutamente possibile che siano idoli della comunità.” (…).

Di seguito, la nota del Comitato Siblings:
Non poco ci ha stupito leggere l'intervento "Il valore di un selfie" di Concita De Gregorio, pubblicato il 4 agosto su "la Repubblica".
Accostare coloro che si sono fatti il selfie (e hanno distrutto la statua) alle persone con disabilità è inaccettabile.
Abbiamo quindi ritenuto doveroso pubblicare sulla nostra pagina facebook questo comunicato, che abbiamo inviato anche alla giornalista.
“Leggiamo con sgomento le parole e le immagini usate da Concita De Gregorio in un articolo apparso su "la Repubblica" per stigmatizzare la notizia di cui dà conto.
Riteniamo inaccettabile che nel 2023 si condannino atti di inciviltà usando termini che offendono le persone con disabilità cognitiva e immagini di un passato scolastico che oggi, sebbene ci sia ancora molto da fare, fortunatamente è stato superato.
Chiunque può sbagliare quando parla o quando scrive, anche chi con le parole ci lavora e ha costruito una carriera giornalistica largamente apprezzata. Il Comitato Siblings - sorelle e fratelli di persone con disabilità Onlus si augura dunque che De Gregorio vorrà scusarsi con le tante persone offese da quelle parole e da quelle immagini, persone alle quali mai verrebbe in mente di farsi un selfie mettendo in pericolo un'opera d'arte, avendo ben altro di cui occuparsi nel corso della loro giornata”.

De Gregorio Contesto2Concita De Gregorio il successivo 5 agosto con l’articolo “La morte del contesto” pubblica su “la Repubblica” le sue scuse.
(nella foto a destra, il pezzo, ndr).
Francamente non ci siamo. De Gregorio proprio non mette a fuoco il problema. Non si tratta di esprimersi in modo “politicamente corretto”, né di tener conto del “contesto”, ma di avere rispetto delle persone, quel rispetto dovuto a tutti gli esseri umani.

Tanto per capire come funzionano davvero le cose. Vorrei rassicurare Concita De Gregorio che ho appena pulito la bava dalla bocca di mia sorella e che tutto procede per il meglio. Visto che c’eravamo, ci siamo fatti anche un selfie. Soprattutto non abbiamo danneggiato nessuna statua. E comunque il selfie è per noi: non vogliamo postarlo proprio da nessuna parte.

Federico Girelli
Presidente del Comitato Siblings-Sorelle e Fratelli di persone con disabilità
www.siblings.it

Redazione

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