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Dieci puntate, in onda da domenica 19 febbraio, che portano sul piccolo schermo le speranze e i timori di ragazzi e delle loro famiglie, la professionalità di medici e infermieri, la dedizione dei volontari e delle associazioni

Cosa significa vivere con una malattia grave a 11, 15, 17 anni? Cosa significa per il ragazzo che la vive sul proprio corpo, per i genitori che la vivono sul proprio figlio, per i medici che la vivono nella loro professione e per tutti coloro che sono coinvolti i questa esperienza? Proverà a raccontare questo e altro, entrando in punta di piedi nell’ospedale pediatrico  più importante d’Europa, il documentario  I ragazzi del Bambino Gesù" – Ospedale Pediatrico, che andrà in onda a partire da domenica 19 febbraio alle 22.50 su Rai Tre, per dieci puntate.

I SEI PROTAGONISTI - Roberto, Klizia, Annachiara, Flavio, Giulia, Caterina, Sabrina, Simone, Alessia e Sara sono i nomi di questi ragazzi, i ragazzi del Bambino Gesù, che impareremo a conoscere, e che ci aiuteranno a dare un volto, ad umanizzare nomi come leucemia linfoblastica acuta, mielodisplasia, leucemia mieloide acuta, nefronoftisi, disturbi dell’alimentazione, cardiopatie. Questi ragazzi – il più piccolo dei quali in realtà è un bambino di cinque anni, Simone - la cui vita e quella delle loro famiglie viene travolta dalla malattia, che significa la paura, il ricovero, le terapie, la degenza, le decisioni vitali da prendere e le limitazioni della vita relazionale, ma anche la speranza, l’amore dei genitori, la determinazione di guarire. Ma, insieme a tutto questo, emergeranno forti anche la speranza, la determinazione di guarire, la presenza e i sacrifici dei genitori, la resistenza al dolore, la professionalità dei medici e la cura di tutto il personale del Bambino Gesù di Roma, l’ospedale pediatrico più importante d’Europa, che ogni anno accoglie circa 100 mila pazienti da ogni parte d’Italia.

LA QUOTIDIANITA' DELLA MALATTIA - “La malattia diventa quotidianità”, si sentirà raccontare nel corso delle puntate. E sarà proprio quella quotidianità, condivisa con la professionalità di medici e infermieri dei cinque reparti in cui è stato girato il documentario, con l’amore dei genitori, con la dedizione dei volontari e delle associazioni, ad esserci raccontata. Le telecamere che per un anno intero hanno seguito queste vicende vogliono restituire l’autenticità di tutto questo, raccontando la malattia per quello che è davvero, senza orpelli, si legge nel comunicato stampa di lancio di questo progetto televisivo che è  ideato da Simona Ercolani e realizzato da Stand by me, con il patrocinio del Ministero della Salute e dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

DOMANDE AGLI ESPERTI - L’Ospedale Bambino Gesù affiancherà alla messa in onda delle puntate un’attività di comunicazione online con l’obiettivo di fornire una corretta e tempestiva informazione sanitaria agli utenti, collegata ai temi affrontati in ogni serata. All’indomani di ogni puntata verrà attivata sulla pagina Facebook dell’Ospedale una diretta video con un pediatra e uno specialista, per rispondere alle eventuali domande del pubblico sulle questioni sanitarie emerse dal racconto. Inoltre, sul portale www.ospedalepediatricobambinogesu.net verranno pubblicati articoli sanitari, faq e informazioni di servizio per le famiglie rispetto alle patologie o alle questioni affrontate in ogni puntata. I contenuti verranno anche condivisi attraverso i canali social dell’Ospedale. Una selezione di questi contenuti sanitari verrà raccolta e pubblicata nel magazine digitale A Scuola di Salute, realizzato dall’Istituto per la Salute del Bambino Gesù per genitori e insegnanti. A scuola di Salute dedicherà un numero speciale a ogni puntata del documentario.

PERCHE’ LA MALATTIA NON SIA UN TABU’ - Quando la malattia e la morte toccano un bambino, un ragazzo, la sofferenza e il dolore vengono ingigantiti e dilatati. Il documentario/progetto ci insegna, con mirabile sapienza e delicatezza, che la malattia non è un tabù, ma è una condizione che attiva meccanismi di coraggio e di solidarietà. Il documentario “I ragazzi del Bambino Gesù” è la testimonianza di come sia possibile un impegno comune per attraversare la sofferenza, per attribuire alla sofferenza un significato trasformativo, di come dentro le pieghe del dolore e della sofferenza sia possibile intercettare la speranza e la bellezza della vita”. Così Filomena Albano, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

I ragazzi del Bambino Gesù  - Ospedale Pediatrico andrà in onda da domenica 19 febbraio alle 22.50 su Rai3, per dieci puntate.


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