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Nel corso di un recente convegno su prassi di soccorso, il corpo Vigili del Fuoco ha firmato la Carta dei Diritti delle persone con SM

Mettere a sistema una esperienza per farla diventare una vera e propria procedura per quanto riguarda interventi, prevenzione e formazione nell’ambito del soccorso alle persone con disabilità. E’ questo l’intento uscito dal recente convegno nazionale Il soccorso inclusivo e le persone con disabilità. L'esperienza delle persone con sclerosi multipla al fianco dei Vigili del fuoco, che si è svolto a Roma, con la partecipazione del Corpo dei Vigili del Fuoco e di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

La collaborazione tra il Corpo dei Vigili del Fuoco e AISM dura da oltre 10 anni: questo impegno ha portato il Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo, a firmare a Roma, nel corso del convegno, la Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla. Alla proposta dell'Ing. Dattilo di mettere a sistema questa esperienza ha fatto eco il rilancio di Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM, che ha proposto una convenzione di ampio respiro per sviluppare programmi di informazione, formazione, studio e ricerca; mettere a punto iniziative di advocacy per qualificare le norme e le politiche; avviare e applicare linee guida.

Nel corso del convegno si è sottolineata ancora una volta l'importanza di un soccorso che non lasci indietro nessuno, ancor più in tempi di emergenza, illustrando i risultati delle iniziative che AISM e l'Osservatorio sicurezza e soccorso persone con esigenze speciali del corpo nazionale dei Vigili del fuoco hanno realizzato nei mesi scorsi.

DA UN WELFARE DI PROTEZIONE A UN WELFARE DI DIRITTI
"Soccorso inclusivo, una parola mai scontata. Che però non è solo una questione lessicale", ha detto Vincenzo Falabella, Presidente FISH, ponendo al centro dell'attenzione l'importanza del coinvolgimento diretto dei movimenti delle persone con disabilità e la visione di un nuovo sistema di welfare: "da un welfare di protezione, come è oggi, dobbiamo andare verso un welfare di riconoscimento dei diritti, con percorsi specifici per persone con esigenze particolari e accomodamenti ragionevoli".

Concetti condivisi e ripresi anche da Giampiero Griffo, Coordinatore Comitato Tecnico-scientifico OND, il modello di welfare va rivisto dal punto di vista culturale, d'altra parte in questo periodo di emergenza il welfare di protezione non ha protetto le famiglie, basti pensare a cosa è successo nelle RSA". Cambiare cultura dunque, introiettando i valori espressi nella Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità: "Il principio inclusivo che si trova nella Convenzione impone di trattare tutti allo stesso modo". Eguaglianza che durante l'emergenza della pandemia è sempre più a rischio per le persone con disabilità.

SCLEROSI MULTIPLA E SOCCORSO
Nel corso delle tre sessioni del convegno, in primo luogo si è parlato di sclerosi multipla, con testimonianze come quella di Laura Santi, che ha illustrato la fatica primaria della SM, e si è parlato del punto di vista del caregiver con Elisabetta Schiavone, che ha partecipato alle recenti esercitazioni con i Vigili insieme alla sorella Eleonora. Mentre gli esperti del Centro di riabilitazione AISM Liguria hanno illustrato le principali criticità dovute ai sintomi della SM in situazioni di emergenza, ovvero cosa fare e cosa non fare quando si movimenta una persona con SM con sintomi evidenti. "Soprattutto i sintomi della spasticità e dell'atassia, che riguardano il movimento, vanno affrontati in modo adeguato quando si movimenta la persona, per evitare di peggiorare la situazione”.

SOCCORRITORI E PERSONE CON DISABILITÀ
Stefano Zanut, Francesco Filippone e Massimo Fazzini hanno raccontato in prima persona le emozioni e le nuove conoscenze acquisite durante il corso e le esercitazioni fatte con AISM. Un'esperienza arricchente e indispensabile per assicurare a tutti un soccorso adeguato. "Se riusciamo ad allargare a livello nazionale il percorso che abbiamo fatto ad Ascoli Piceno, Pordenone e Genova, riusciremo sicuramente a dare un servizio migliore", sottolinea Fazzini. Elisabetta Schiavone ha poi ricordato la case history della scheda per il soccorritore, un questionario fondamentale per chi deve approcciare un persona con disabilità, già sviluppato anche sulla app Help for all.

COMUNICAZIONE ED EMERGENZA
Si è parlato anche di relazione e comunicazione in tempi di pandemia con Consuelo Agnesi di CERPA – Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell'Accessibilità. "Nonostante oggi la tecnologia per comunicare abbondi – dice – non diamo ancora risposte per le persone con disabilità. Basta pensare che il Numero fisso per le informazioni durante l'emergenza è appunto un numero telefonico e le persone non udenti non possono usarlo". In questo contesto è fondamentale, soprattutto in condizioni di soccorso, raggiungere una certa empatia tra persona e soccorritore: "ascolto, dialogo, fiducia, sono regole di buon senso" che però fanno la differenza.

Infine Giuseppe Romano, Presidente dell'Osservatorio sicurezza e soccorso persone con esigenze speciali del corpo nazionale dei Vigili del fuoco: "chiederò che il nostro Osservatorio sia riconosciuto per legge, e anche associazioni devono essere considerate come soggetti istituzionali da consultare, e devono avere perciò un proprio posto nei centri di protezione civile".

Redazione

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