Menu

Tipografia


Secondo la versione degli albergatori, sarebbe stato chiesto alla famiglia di cenare separatamente dagli altri ospiti, dopo che questi ultimi si sarebbero lamentati delle “urla nella sala da pranzo"

Non si placa la bufera intorno all’episodio di San Martino di Castrozza, raccontato da Repubblica nei giorni scorsi, che ha visto protagonisti Tommaso, un ragazzo con disabilità cognitive e cecità, e la sua famiglia, ospiti di un albergo. Secondo la versione raccontata dalla mamma di Tommaso, e riportata da Repubblica nei giorni scorsi, l’indomani di una cena svoltasi all’albergo, alla famiglia sarebbe stato proposto di spostarsi in una saletta più appartata, separata dagli altri ospiti, per i successivi pasti, dopo che alcuni clienti si sarebbero lamentati di Tommaso, in quanto infastiditi. A tale proposta, la famiglia si è sentita discriminata, decidendo così di fare rientro anzitempo a casa.
Sempre stando al racconto della donna, la struttura si sarebbe poi scusata, inviando una mail, ma la donna non ci sta e, anzi, riporta il Corriere , annuncia con il marito un esposto in Procura nei riguardi dell'albergo: «Chiederemo solo un euro, ma varrà un milione, in nome di mio figlio e di tutti i disabili trattati in questo modo».

LA VERSIONE DELL’ALBERGO
Stanti le polemiche che sono seguite, l’albergo ha ritenuto di rinnovare le scuse alla famiglia, ma anche di far conoscere la sua versione dei fatti. Così la nota dell’albergo, riportata dal Corriere:
«Dal momento che, come struttura che opera nel settore alberghiero da oltre 40 anni, l’hotel Colbricon ha la priorità di garantire il benessere di tutti i suoi ospiti, alcuni clienti si sono rivolti ai gestori per chiedere una maggiore tranquillità, a causa delle urla nella sala da pranzo. Per tale motivo la proprietaria ha proposto a Cecilia e Remo di spostarsi in una saletta intima, raccolta, in cui spicca come elemento decorativo un mosaico di vetro. Non, come è stato scritto, un vetro oscurato o una stanza in cui isolare Tommaso; al contrario, un luogo nel quale a Tommaso venissero garantite la massima discrezione e la possibilità di esprimersi liberamente».
E ancora: «La proprietaria dell’hotel si scusa per il gesto fraintendibile. 
Non era suo intento offendere la sensibilità di nessuno, motivo per il quale ha subito tentato di aprire un dialogo con le persone coinvolte, per ora senza risultati» La nota finisce quindi così: «Sono moltissime le telefonate e le e-mail, anche da parte di testate giornalistiche, che l’hotel ha ricevuto in questi giorni. L’intero staff dell’Hotel Colbricon rinnovano le proprie scuse alla famiglia di Tommaso e i propri ringraziamenti agli ospiti, ai colleghi e agli amici che li hanno sostenuti in queste ore difficili, in cui sono stati travolti da un’autentica tempesta mediatica e critiche spesso infondate in quanto provenienti da persone estranee ai fatti».


LA MINISTRA LOCATELLI INCONTRERÀ LA MAMMA
Sull’episodio è intervenuta anche la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che al Corriere ha dichiarato di avere parlato con la signora Bonaccorsi, la mamma di Tommaso, e di avere organizzato con lei un incontro per martedì prossimo.

Redazione

bottoncino newsletter
Privacy Policy

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione


Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy