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Pari opportunità per le persone affette da autismo e per i loro famigliari.
E' l'appello dell'Associazione Autismo Triveneto Onlus, impegnata in questi giorni in una raccolta di fondi per sostenere gli interventi rivolti alle persone colpite da autismo.
Diversamente da quanto è previsto per chi è affetto da altre patologie, tutti i costi delle diagnosi e delle terapie destinati a chi soffre di autismo, sono completamente a carico delle famiglie.
Una situazione che costituisce in un primo tempo un incalcolabile sacrificio umano ed economico che travolge i famigliari, e successivamente, quando il sostegno di questi ultimi viene meno, un costo sociale che coinvolge tutti i cittadini.
"Rapportandoci alle stime internazionali - dichiara Barbara Ceschi, promotrice di questa iniziativa di sensibilizzazione - sui circa 110.000 abitanti di una città come Vicenza, possiamo ipotizzare che siano tra le 220 e le 700 le persone colpite da sindrome autistica in forma più o meno grave.
Di queste, solo le meno colpite (il 2%), e le più dotate di risorse economiche, potranno sopravvivere all'interno della società
".

"Diventeranno comunque tutte un costo sociale se la loro condizione non sarà adeguatamente affrontata e sostenuta e non verrà garantita loro pari opportunità di vita", sostiene Francesca Bressan, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Vicenza, che sta portando avanti questa campagna di sensibilizzazione insieme all'Associazione.
Il numero dei casi riconosciuti è in continuo aumento, e questo grazie ad una diagnosi precoce e corretta.
Al momento l'unico intervento efficace si basa, del resto, su un precoce ed intenso programma psicoeducativo, che permette ai bambini di apprendere le abilità necessarie alla sopravvivenza e all'inclusione sociale, favorendo lo sviluppo e l'utilizzo della comunicazione.

In molti Paesi avanzati, l'assistenza durante i primi vent'anni di vita delle persone con autismo e con disabilità grave è stata già sostituita dall'educazione: un approccio diverso alla malattia in grado di garantire un forte investimento, abbattendo i costi di assistenza per tutto il resto della loro esistenza.
Da una pubblicazione uscita a dicembre 2002 sulla rivista Autism, risulta che gli adulti con autismo ed handicap grave che hanno goduto di questo intervento, all'interno del programma di Stato del North Carolina, riescono a vivere autonomamente in case famiglie protette e a svolgere un lavoro parziale e retribuito.
Praticamente il contrario - denuncia Barbara Ceschidi quanto si verifica da noi: in Italia l'investimento assistenziale nei primi vent'anni di vita di questi pazienti è sostenuto interamente dalla famiglia, nella quale un genitore è costretto a perdere il lavoro e diventare a sua volta portatore di bisogni sociali.
Quando improvvisamente la famiglia non è più in grado di farcela, si spalancano le porte dell'Istituto.
Lì i costi di contenimento e assistenti sono a totale carico della società: si calcola un costo di almeno 8.000 euro al mese per persona
".

Un passo in avanti è stato fatto lo scorso anno con l'apertura di un Centro di valutazione e trattamento psico-educativo, che ha permesso ai genitori dell'Associazione Autismo Triveneto Onlus di dare ai propri figli una prospettiva di inclusione sociale, con interventi di qualità garantiti da professionisti di formazione permanente.
"Questa esperienza - racconta Barbara Ceschi - nata solo nel 2003, registra in incremento del 250% di casi nel giro di un anno.
Infatti a giugno 2003 si seguivano 5 casi, oggi se ne seguono 25.
I successi del servizio sono lampanti: incrementi di autonomia, abilità e sviluppo cognitivo degli utenti, registrati con strumenti formali di valutazione  delle aree di sviluppo, svolti presso la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone
”.


Associazione Autismo Triveneto onlus
via Ancona 11
36051 Creazzo (VI)
Tel. 0444 522072
Fax 0444 277701
E-mail autismo.triveneto@tiscali.it
Sito web http://autismotriveneto.inews.it/archivio/aut_mod_4.htm

Sito dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Veneto


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[Francesca Lorandi]

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