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Come si spende e quanto si spende.
Il "mercato" è quello del sociale, chi interviene mettendo mano al portafogli è un ente, in questo caso il Comune di Padova, che eroga servizi al cittadino, e che vuole misurare il proprio impegno.
Per capire dove operare con maggiore lena, e dove è il caso di riequilibrare il lavoro.
E' lo scopo di un nuovo strumento di progettazione del welfare locale che il Comune di Padova si è dato, e che dovrebbe diventare modello di trasparenza e di progettazione politica più oculata anche per altre realtà pubbliche.
Lo strumento si chiama "Osservatorio per le politiche sociali", da cui si evincono molti dati significativi, del triennio 2004-2006 (anche se il 2006 non è completo, perchè la chiusura di bilancio è prevista per fine marzo 2007).

Tra la mole di informazioni alcune sono più indicative della situazione sociale locale. Intanto il "quanto" si spende per il benessere della cittadinanza.
Il calcolo che si propone è procapite: nel 2004 era pari a 100,96 euro, mentre nel 2005 è salita a 103,96.
Cumulando anche le spese personali - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Claudio Sinigaglia - si arriva a 120 euro e se si sommano anche quelle per casa e scuola si tocca quota 175.
"Un dato importante - ha sottolineato Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan che ha curato l'Osservatorio - visto che la media provinciale è di circa 85 euro, come si evince da uno studio di prossima pubblicazione a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. La spesa procapite della vicina provincia di Rovigo è invece di circa 39 euro".

"Questo lavoro - ha proseguito Sinigaglia - ci serve per capire come e quanto operiamo in termini di servizi, agli indigenti ma non solo. La spesa non può crescere di molto, perchè i bilanci sono sempre risicati. La sfida è capire meglio per poter agire meglio, riequilibrando le situazioni".

Altri dati significativi per far questo vengono dalla divisione delle spese in tre tipologie, considerando che i singoli servizi erogati dal comune patavino sono 105.

  • domiciliare, in cui rientra l'assistenza agli anziani e ai non autosufficienti che restano a casa
  • residenzialità, che prende in considerazione le uscite per le case di riposo e centri diurni
  • livello intermedio, tra cui i soggiorni climatici, orti per gli anziani, e altre.

Utile anche la divisione per età del budget disponibile, che dimostra una sostanziale equità di intervento tra generazioni: 36,23 euro vengono spese per i minori, 36,28 per gli adulti e 31,45 per gli anziani.

"Presenteremo questi dati - ha concluso l'assessore - anche quartiere per quartiere ai cittadini, per ragionare con loro su urgenze e realtà cui dare risposta. Questo strumento ci dà le leve per prendere le giuste decisioni di priorità".

INFO:

Il sito del Comune di Padova

La presentazione dell'Informahandicap del comune padovano

Il sito della Fondazione Zancan

Altri interventi locali di welfare di cui ci siamo occupati:
APRI LA PORTA: C'E' UN CANE PER TE

SPORTELLO PER LA SICUREZZA: UN SOSTEGNO CONTRO LE INGIUSTIZIE

UNA GIORNATA PER PENSARE "DIVERSAMENTE"


[Alberto Friso]

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