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"Bisogna rompere il velo dell'indifferenza nelle politiche per i disabili.
L'Italia è indietro di anni in materia di disabilità. Eventi come questo aiutano ad aprire una breccia in questo ambito.
La colpa è  anche  dei politici, che si perdono in discussioni inutili degne di un teatrino poco costruttivo
".
Ha esordito cosi', il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, intervenendo al Meeting Regionale dell'Anno Europeo delle persone con disabilità , che si è aperto a Montegrotto Terme, in provincia di Padova.
La manifestazione, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto, comprende una tre giorni di convegni , dibattiti , seminari , ma anche testimonianze del mondo dello spettacolo, dello sport, dei media.
Gli incontri si svolgono al Palatenda allestito nel Parco dell'Hotel Vulcania, mentre la sera in Piazza Mercato ad Abano sono previsti spettacoli di musica e comicità.
Secondo Casini "le istituzioni devono mettersi attorno ad un tavolo ed evitare il rimpallo stucchevole di responsabilità che non serve a nulla, cercando di affrontare assieme a tutte le forze politiche,  queste grandi questioni.
I maggiori problemi che devono affrontare i disabili - ha aggiunto Casini- riguardano le   barriere architettoniche, le opportunità da dare alle persone con disabilità, la solidarietà concreta da portare alle famiglie, che il più delle volte - ha insistito il presidente della Camera -
sono sole, sole, sole, davanti alla gestione di problemi che non sono   risolvibili se non c'e' una grande consapevolezza di responsabilità".
Il presidente della Camera ha anche espresso un apprezzamento all'operato del volontariato, una forza fondamentale nel panorama degli interventi assitenziali.
"Penso che oggi dobbiamo esprimere un grande apprezzamento per il volontariato italiano". 
Un ringraziamento che Casini   ha esteso "al volontariato di quei ragazzi - ha detto - che in questi giorni ho incontrato in varie parti d'Europa, volontari che fanno della dedizione agli altri un punto di riferimento della propria vita".
"Ma il volontariato - ha osservato Casini - è solo una fetta, poi c'è il pubblico che deve fare la sua parte e deve confrontarsi con questioni, pensiamo alle compatibilità finanziarie, che sono estremamente delicate".
"Allora - ha suggerito il Presidente della Camera - guardiamo le cose non demagogicamente, cerchiamo di affrontarle razionalmente, con quello spirito finalizzato alla soluzione dei problemi, non al rimpallo reciproco di responsabilità".
"Dal federalismo non si può tornare indietro, parliamoci chiaro - ha detto ancora Casini.
E' un processo che è avviato e che va completato con ordine".
"Ma il federalismo - ha ammonito il Presidente della Camera, deve essere solidale e 
 cooperativo, e il cittadino italiano ha diritto ad una parità di trattamento
".
Guardando, poi, a come questo processo può tradursi sul territorio, Casini ha fatto riferimento alla grande questione della sanità: "Se il federalismo non è solidale, si rischia di alimentare delle fasce amplissime di disuguaglianza".
"Ecco perchè - ha concluso - si parla di federalismo solidale ed ecco perchè su questo bisogna affermare un punto di vista che è fondamentale proprio per l'aderenza che esso ha al dettato costituzionale".
"Il presidente della Camera unisce, non divide".
Così Pier Ferdinando Casini ha tagliato corto con i giornalisti, evitando ogni accenno polemico ad una domanda sui criteri di solidarietà che devono ispirare l'intervento delle istituzioni nei confronti dei più deboli".

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