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Prendete una piccolo paese della Costa d'Avorio, indicato nelle carte geografiche col nome di Grand Bassam; composto da diversi quartieri, ciascuno popolato di bidonville.
Quartieri senza acqua potabile, con una temperatura che si aggira, sempre, tra i 25° e i 35°, e con un tasso di umidità che raggiunge facilmente il 95%. Ora capite perchè a Grand Bassam scattano spesso allarmi di febbre tifoide e di colera.
Prendete ora un paese alle porte di Torino: Vinovo, 15.000 abitanti, 15.000 volontari. Perchè dal 2002 a Vinovo si è passato da piccole iniziative di adozione a distanza organizzate da scuole elementari e medie, ad un vero progetto di cooperazione internazionale. Il paese ha accettato la proposta di un ex volontario che aveva vissuto 11 anni a Grand Bassam.
E in linea con il motto "l'unione fa la forza", Vinovo ha iniziato a stanziare piccole somme del proprio bilancio, mobilitando tutte le Associazioni del proprio territorio, incontrando un altro popolo, prendendo a cuore in modo responsabile i suoi problemi. Tutto questo ha permesso di fornire acqua potabile in alcuni quartieri bidonville, organizzare corsi di alfabetizzazione soprattutto per giovani madri, fornire micro-crediti ad Associazioni di donne, costruire ed attrezzare un'infermeria e due mulini per la trasformazione della manioca in farina.

Questo il passato. Ora Vinovo si è posta un nuovo, ambizioso obiettivo: una strategia di intervento per avviare la raccolta dei rifiuti. Che, come già detto, rappresenta un'urgenza, soprattutto per gli aspetti igienico-sanitari che vi sono legati. La richiesta è stata avanzata proprio dalla municipalità di Grand Bassam, e raccolta oltre che da Vinovo, anche dalla Sesa (Azienda Smaltimento Rifiuti) di Este (Pd), il cui slogan "Dai rifiuti crescono i fiori" è sicuramente appropriato per questo nuovo obiettivo di "Vinovo per l'Africa". Un obiettivo che vuole anche educare quella popolazione.
E' stata realizzata (ed è tutt'ora in corso) una vasta campagna presso le scuole e nei quartieri per sensibilizzare i cittadini sui problemi collegati alla proliferazione delle discariche intorno alle abitazioni. Ma, soprattutto, si è insistito sulla responsabilità di ciascuno a migliorare il proprio ambiente fisico di vita.

E fra poco prende il via la fase più materiale, concreta: l'arrivo del camion compattatore e di 250 cassettoni forniti da Sesa, che fornità un'attrezzatura adeguata ma soprattutto una strategia di raccolta dei rifiuti che vedrà coinvolta la popolazione. I bidoni saranno infatti forniti a gruppi di famiglie che avranno la responsabilità della pulizia del quartiere, mentre la Municipalità si occuperà della raccoltà e dello smaltimento in discarica. Con la speranza che, fra pochi anni, nasceranno su questo terreno davvero tanti fiori.

Link al comune di Vinovo (TO)

Link al sito di Sesa

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[Francesca Lorandi]

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