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La disabilità non va in vacanza.
Volontari e operatori invece spesso sì (e ci mancherebbe altro).
Non è il caso però dei 300 giovani, tra i 17 e i 24 anni, che stanno animando la città di Padova in questo inizio di agosto, con titolo l'evento Comeet - Laboratorio di Fraternità.
Stanno dedicando una settimana del loro tempo per un campo di lavoro, a servizio di chi vive situazioni di disagio, e affiancando ben 23 associazioni e enti che già operano nel territorio.
A lanciare la sfida sono stati i Giovani per un Mondo Unito, espressione giovanile del Movimento dei Focolari, in partnership con le associazioni Onlus "I Ponti" di Padova e "Uomo Mondo" di Treviso.

La formula è semplice, ma coinvolgente: i giovani hanno fissato il proprio campo base in uno dei parchi cittadini ("Le Brentelle"), dove si sono acquartierati con tende e strutture logistiche. Ogni mattina da lì partono, per raggiungere i luoghi di servizio sparsi nel territorio cittadino. Nel tardo pomeriggio, al ritorno, c'è il tempo per riposarsi, e per raccontarsi le esperienze vissute.

I primi a sostenerli sono state poi le maggiori istituzioni padovane: la Provincia , il Comune, il CSV, la Diocesi, e la Protezione Civile.
Proprio la partecipazione di tanti enti rende l'iniziativa particolare: se infatti in ambito giovanile esperienze simili erano già conosciute, è davvero raro che ci si spinga e si ottenga un coinvolgimento così ampio delle realtà locali, chiamate non solo a mettere un logo di patrocinio, ma anche a condividere uno stile.
In questo senso, chi proprio non si è tirato indietro è Claudio Piron, assessore alle politiche giovanili del Comune di Padova.
"Mi interessa intanto questo concetto di fraternità.
Non è solo una cosa da chiesa.
Dobbiamo riscoprirne il lato politico.
E' la terza parola della rivoluzione francese, ma mi sembra anche quella più dimenticata, forse perchè più sottile e impegnativa delle altre.
Invece è un concetto che ci parla di condivisione, di relazione, di responsabilità personale che si incrocia con quelle degli altri, senza nascondersi anche le difficoltà e le fragilità del vivere assieme. Sono tutti atteggiamenti di cui la città ha bisogno.
Fare una proposta di questo genere ai giovani è una cosa che mi interessa molto, anche per il futuro
".

I responsabili dell'organizzazione hanno respirato questo appoggio dell'amministrazione. "Siamo soddisfatti - racconta Sofia Tisato - di come quest'esperienza si sta realizzando. Vediamo i sorrisi dei volontari coinvolti, l'accoglienza delle associazioni in cui andiamo a fare servizio, ma anche dei padovani che incontriamo".

Tra gli enti e le associazioni coinvolte ce ne sono anche diverse che più da vicino riguardano le persone con disabilità. Oltre alla già citata Anffass, ci sono la cooperativa Polis Nova, la Casa Malati Sclerosi Multipla, Centro diurno riabilitativo Casetta Michelino, Istituto Luigi Configliachi, Opera della Provvidenza di S. Antonio (OPSA).

A coronamento della settimana, sabato 4 agosto si tiene la serata conclusiva nel centrale Prato della Valle: attraverso contributi artistici vengono presentate alla città le attività svolte e gli ideali ispiratori del progetto.

INFO:

Il sito dell'evento, Comeet.it

Il sito del Comune di Padova

La versione italiana del sito di Giovani per un mondo unito.

Altre occasioni in cui ci siamo occupati di giovani e volontariato:
SOS DAL VOLONTARIATO: GIOVANI, FATEVI SOTTO!

FACCIAMO IL TIFO PER I VOLONTARI, E IMPEGNIAMOCI A DIVENTARLO


[Alberto Friso]

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