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"Effettuare programmi di terapia e riabilitazione per soggetti e portatori di handicap o di disagio psichico."
E ancora: "Prevenire i disturbi precoci del comportamento": sono queste alcune delle attività dell'Associazione "L'Auriga" ® (Onlus), secondo la descrizione che l'associazione dava di sé sulle pagine dell'UNISCITIANOI del nostro giornale.
Purtroppo oggi parliamo de "L'Auriga" non per approfondire il tema del rapporto terapeutico tra l'uomo ed il cavallo, ma per scongiurarne la chiusura.
Ebbene sì amici, non basta la buona volontà, le buone intenzioni che pur col tempo sono diventati fatti concreti e risultati ottenuti sul campo.

Leggendo la storia dell'associazione, con tutte le difficoltà burocratiche ed economiche, mi sono venute in mente le orazioni civili di Marco Paolini, per la freschezza e l'immediatezza della presentazione: vi riproponiamo quindi questa vicenda senza quasi ritoccarla, raccontata per bocca di Luca Pagni, uno dei fondatori.

"L'Auriga è nata nel marzo 1993 dalla volontà di alcuni professionisti del settore sanitario con formazione equestre, convinti che la mediazione dell'animale cavallo e del suo ambiente potesse facilitare il percorso riabilitativo di persone in stato di svantaggio.
Oggi dire che gli animali sono utili per curare è dire cosa nota, non era così quando abbiamo cominciato.
Fin dalla costituzione abbiamo voluto intendere il Centro operativo come un luogo aperto a tutti, integrato, nella convinzione che il problema nodale del soggetto svantaggiato risieda nell'esclusione: quindi uno degli obiettivi primari che ci ponevamo era favorire l'integrazione sociale attraverso attività rivolte a tutti, con attenzione ai bisogni individuali di ciascuno.
In 10 anni siamo stati in grado di praticare i nostri buoni propositi sobbarcandoci tutte le difficoltà di chi opera nel sociale anche senza il sostegno stabile delle pubbliche amministrazioni; abbiamo traslocato più volte il Centro fino al 2002, quando ci sembrava realizzato il sogno di avere finalmente una sede in grado di ospitare in toto le nostre potenzialità ...oh illusione!  
Ovviamente la nostra sede non era cosa pronta: prima abbiamo individuato la struttura (1998), poi abbiamo trovato le risorse per acquisirla: un privato convinto della qualità del progetto ha investito sulla sua realizzazione acquistando la struttura (1999) e impegnandosi nella ristrutturazione. Abbiamo seguito con il fiato sospeso le procedure per le necessarie autorizzazioni: finalmente apre il cantiere! Siamo ad un passo... ci trasferiamo in loco con strutture provvisorie poiché le previsioni dicono che al massimo un anno e via... invece... il 14/10/02 si verifica nel cantiere un sopralluogo di Vigili del Corpo di Polizia Municipale per sequestrare il cantiere. Ma come è possibile dopo i due anni spesi per ottenere le autorizzazioni?
Difatti, in seguito alla presentazione della motivata e documentata istanza di dissequestro al Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Roma, che aveva ricevuto in carico il procedimento, lo stesso ordinava la cessazione del vincolo e la restituzione della disponibilità agli aventi diritto, avendo rilevato che "effettivamente (...) si tratta di lavori rientranti nell'ambito della DIA regolarmente richiesta nel periodo in cui il nuovo testo unico dell'edilizia era entrato in vigore (...) pertanto la procedura risulta regolarmente prevista dalla legislazione vigente".
Bene, passato questo tutti sanno che l'impresa è regolare, avanti come treni...!
Macchè! Con ostinata perseveranza l'U.O.T. del XX Municipio disponeva comunque l'immediata sospensione dei lavori sulla base degli identici ed ormai riconosciuti infondati presupposti del provvedimento di sequestro penale.
Il TAR, investito del ricorso contro l'ordine di sospensione dei lavori, ne ha dichiarato cessata l'efficacia per mancata adozione dei provvedimenti definitivi.
Ora non ci può essere proprio più nessuno in grado di fermarci: cominciamo a rimboccarci le maniche per fare il piano di gestione della nostra struttura, via con gli incontri e le cene di lavoro: vogliamo trovare partner che condividano con noi l'impresa, che può offrire sul territorio ampie possibilità di integrazione lavorativa, a cominciare dalla cura del verde. Buoni contatti, voglia di fare ma, no ancora...! Come è possibile???!
Il 16 ottobre 2003 nuovo ordine di chiusura del cantiere, ancora una volta con quelle stesse identiche motivazioni, ed inoltre non abbiamo ancora avuto rinnovato il permesso per le strutture provvisorie (leggi cointainers) sul sito, se non arriva che si fa?
Stanno facendo attività con noi 93 persone con disabilità, 46 bambini tra i 3 e i 12 anni, 15 ragazzi tra i 13 e 15 anni e 12 adulti.
Siamo 14 persone a lavorare, la maggior parte delle quali non percepisce lo stipendio da giugno grazie ai ritardi nell'erogazione dei contributi dovuti al patto di stabilità voluto dal Ministero dell'Economia.
E poi ci sono 15 cavalli ed un asinello, con il fieno che, a causa della siccità, quest'anno è in vendita a 80 euro a ballone contro le 40 dello scorso anno.
Aiuto!
".

Fin qui la cronaca: che purtroppo registra quest'ulteriore dato, vale a dire che gli amici de "L'auriga" hanno deciso di interrompere le attività e chiudere il centro, se non interverrà in modo concreto l'amministrazione pubblica, a sostenerne l'attività.
Termine ultimo per vedere realizzate almeno parte delle promesse in cui si sono impegnati Comune di Roma, Provincia di Roma e Municipio XX è stato fissato per il 23 gennaio.
In alternativa, ma speriamo non si debba arrivare a tanto, la chiusura dell'attività dell'associazione diventerà definitiva: davvero non un ben auspicio proprio in questo frangente, a cavallo dell'Anno Europeo delle Persone con disabilità e dell'Anno Europeo dell'Educazione attraverso lo Sport!

Inverno 2005...
L'auriga è tornata, col progetto Scavalcando la diversità, che grazie all'Assessorato provinciale allo Sport sta permettendo a 80 ragazzi disabili e non di seguire gratuitamente i nostri corsi. L'attività è poi ripartita alla grande con il CalendAuriga edizione 2006, con nuove attività e iniziative. Clicca qui per saperne di più.

INFO
Su L'Auriga vedi la pagina dell'UNISCITIANOI
Se volete contattare direttamente gli amici dell'associazione, questo è il loro indirizzo mail: lauriga@tin.it

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