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Essere soccorsi dall'alto.
Sì, la sfrecciante ambulanza non è l'unico mezzo a disposizione delle emergenze sanitarie.
Quando questa non basta, o per la zona di intervento, o per la distanza difficilmente raggiungibile, l'aereoambulanza può diventare una valida alternativa, a volte l'unica.
Nonostante questa forma di servizio debba ancora trovare una sua diffusione adeguata, che permetta un uso meno straordinario e più accessibile.

Ben vengano allora progetti come "Voli umanitari", proposto dalla Croce Verde di Padova, inaugurato in questi giorni con il concorso della regione Veneto, dell'USL 16, dell’Azienda Ospedaliera e dell’Università cittadina.
Un servizio sperimentale di trasporto sanitario con aeroambulanza ad ala fissa per missioni umanitarie, là dove non vi siano alternative di collegamento, garantendo un servizio in termini economici e operativi, con livelli qualitativi di eccellenza.

Soddisfatto alla presentazione il commento di Giorgio Ortolani, presidente della Croce Verde: «È un orgoglio per il nostro ente avere avuto la possibilità di gestire un progetto di questa portata».
A fargli eco Antonio De Poli, assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto: «È un progetto che la Regione ha scelto volentieri di sostenere e che ancora una volta pone il Veneto come territorio capace di promuovere servizi innovativi».

Tre fasi contraddistingueranno il procedere del progetto, che priviligerà la formazione del personale volontario per fornire un’adeguata conoscenza delle tecnologie aeronautiche. Obiettivo: garantire un ambientamento al volo di livello professionale, un corretto comportamento a bordo e negli ambiti aeroportuali e una capacità elevata di comunicazione con gli equipaggi di volo.
Il secondo step prevede lo studio della fattibilità aeronautica in tema di sicurezza, qualità ed efficacia del servizio, a partire dalle caratteristiche degli aeroporti disponibili e dei bacini di riferimento. Si prevede la redazione di linee guida per manuali operativi e di auditing.
Infine "Voli umanitari" entrerà nella fase più operativa di messa a punto e di impiego di aeromobili omologati per uso aeroambulanza.


Ma andiamo più da vicino a conoscere questo genere di servizio.
L’utilizzo del mezzo aereo in campo sanitario ha generato due categorie di servizi:

  • Servizio aeromedico primario
    Si utilizza prevalentemente l’ala rotante (elicottero), è universalmente conosciuto come HEMS (Helicopter Medical Emergency Service) e riguarda l’emergenza medica.
    Vantaggi: opera anche sui terrazzi degli ospedali ed ovunque vi sia un minimo spazio;
    Svantaggi: è adatto solo a distanze relativamente brevi, non è pressurizzato, ha velocità limitata con alti costi operativi;
  • Servizio aeromedico secondario
    Si utilizza prevalentemente l’ala fissa (Aeroplano turboelica o jet).
    Vantaggi: ha una capacità di cabina maggiore, per barelle ed equipaggi sanitari, ha in dotazione apparati per terapie intensive, permette una maggiore facilità nell’Handling del paziente, è pressurizzato, può volare ad alta velocità, in ogni tempo per un lungo raggio, con costi operativi per kilometro inferiori.
    Svantaggi: necessita di adeguate strutture aeroportuali.

Interessante anche capire quali tipologie di trasporto sono possibili mediante il servizio aeromedico secondario, quello di cui ci stiamo occupando. Tali tipologie si articolano:

  • secondo il tipo di missione:
    - Medevac (evacuazione del paziente)
    - Interhospital (trasporto da ospedale di degenza ad ospedale specializzato)
    - Repatriation (rimpatrio dopo le dimissioni)
  • secondo il tipo di trasporto:                                              
    - Trasporto su lunghe distanze di pazienti che non sono in grado di utilizzare modalità alternative (es: Trasporto Cardiopatici, Politraumatizzati, Ustionati)
    - Trasporti pediatrici (termoculla)
    - Trasporto équipes e organi 
    - Trasporto prodotti biomedici 
    - Trasporto farmaci urgenti e antidoti rari

Il progetto attivato in Veneto, una volta completato, potrà integrare ed approfondire quanto finora acquisito in tema di aeroportualità minore e fornire importanti elementi di valutazione del servizio. Che ci auguriamo possa avere un futuro di larga diffusione, per una proposta sanitaria sempre più all'altezza.


INFO:

Un caso in cui il trasporto umanitario via aerea è stato determinante:
ASIA: DOPO LA CATASTROFE, IL MONDO SI MOBILITA

Un articolo sul connubio aereo - sanità:
CON L'OPERAZIONE "AEROPORTI DEL CUORE" LA PREVENZIONE SI FA TRA LE NUVOLE

Nella cronaca nazionale il tema aerei e disabilità è per altro da poco salito alla ribalta, con il caso Argentin-aeroporto di Fiumicino, di cui abbiamo discusso nel forum.


[Alberto Friso]

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