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Le persone epilettiche non ci stanno.
Non ci stanno a vedere semplicisticamente messe assieme la malattia di cui sono colpiti con la capacità omicida.
Il riferimento è all'ultima "svolta" del processo Cogne, che ancora tiene banco a distanza di alcuni anni dal tragico evento, in cui Samuele Franzoni rimase ucciso in circostanze ancora da chiarire.
Non ripetiamo tutta la trafila che ha portato all'incriminazione di Annamaria Franzoni: quello che viene stigmatizzato è l'accostamento arbitrario e lesivo delle persone affette da epilessia che si è andata diffondendo in questi giorni. A scriverci, con la lettera che pubblichiamo di seguito, è il dottor Giovanni Battista Pesce, presidente nazionale dell'AICE, l'Associazione Italiana Contro l'Epilessia.

Basta con la semplicistica e devastante correlazione tra epilessia - disturbi del sonno - e capacità omicida.
Alla ripresa del processo Cogne, tale presentazione estranea al quotidiano di circa 500mila persone affette da epilessia e loro famiglie, nonostante le smentite del mondo associativo e scientifico, torna produrre un preconcetto che ci danneggia ancor più della patologia e contribuisce a rallentare la rimozione di disposti legislativi che ancor oggi ci negano anticostituzionalmente il "Diritto a Guarire" nonostante la certificazione medica del caso.

Senza voler entrare in merito alle strategie processuali del Caso Cogne, l'AICE, associazione delle persone e famiglie affette da epilessie, ritengono che il delitto è e rimane responsabilità dei singoli. Ancor prima di accertare eventuali disturbi e la loro origine, l'intera popolazione affetta da epilessia viene descritta, oggettivamente, come inconsapevole potenzialmente violenta e delittuosa.

Siamo certi che nel rispetto delle professionalità gli operatori dell'informazione sapranno descrivere i fatti senza farli ricadere su chi è solo affetto da una patologia che nelle sue diverse e numerose sindromi rimane neurologica, non psichiatrica e criminogena, così come, parimenti all'AICE, più volte ribadito dalle società scientifiche competenti a cui, parimenti, ci rivolgiamo.

La nostra capacità di reazione è limitata e, ricordando il gesto di accoglienza del Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani in favore di ragazza e famiglia affetta da epilessia, siamo a
chiedere aiuto e rispetto della dignità nostra e delle nostre famiglie.

Dr. Giovanni Battista Pesce

INFO:

AICE ONLUS
assaice@iperbole.bologna.it

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[Redazione]

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