Il sito, esauriente e stimolante, e w
Le problematiche della disabilita al femminile, fanno sapere le animatrici, non hanno trovato fino ad ora riscontri ne riconoscimenti, eppure esistono, innegabili e pesanti come macigni. Rispetto agli uomini, ad esempio, le donne vengono ferite in maniera piu pesante nellimmagine esterna, che spesso nella donna ha una valenza importante, come elemento integrante della propria femminilita e del rapporto con gli altri. Per questo accettarsi diventa un percorso lento e difficile, e le ricadute sulla vita familiare ed affettiva pesanti. Non si tratta di rivendicazioni femministe, ma basta pensare alle piu comuni incombenze domestiche, dalle pulizie di casa al cambio dei pannolini dei figli, per capire quanto la vita quotidiana cambi radicalmente.
Antonella, 34 anni, e sulla carrozzina da quando, circa 10 anni fa, ha avuto un incidente dauto. Dopo un primo periodo di sbandamento, oggi vive da sola, e indipendente, estroversa, sorridente e sportiva. Fa parte dell Aspea , (Associazione Sportiva Portatori di Handicap e Affini) e si allena tutti giorni per le maratone , che lhanno gia vista protagonista a Venezia, Berlino, e Padova, con la Maratona del Santo dello scorso anno. Io per fortuna non mi pongo il problema di essere disabile, racconta Antonella, quando parlo con gli altri mi considero sempre sullo stesso piano; ma capisco anche quelle donne che si richiudono in se stesse, che non escono di casa, che si vedono brutte e diverse.
Lassociazione Do.Di., attraverso la Rete, le aiuta a prendere coscienza del proprio corpo, del fatto che gli ostacoli ci sono solo se uno li vede, dellimportanza di non essere diffidenti verso gli altri. Antonella sbriga da sola le faccende di casa tranne quando devo lavare i vetri delle finestre o spolverare mobili alti, perche non ci arrivo e mi faccio aiutare, ha tanti amici normodotati e crede nello sport. Purtroppo girando per gli ospedali si vedono tante carrozzine, ma sono poi in pochi ad avvicinarsi allo sport. Li invito ad uscire allo scoperto, ad allenarsi, faticare e confrontarsi con gli altri, perche non e giusto evitare la gara, il mettersi in discussione.
La Do.Di., tra laltro, nello scorso ottobre ha sottoscritto un gemellaggio con la sezione donne dellANMIC di Macerata, per divulgare le necessita e le caratteristiche di queste associazioni, e per stabilire delle sinergie operative, attirando enti ed istituzioni pubbliche.
Nasce anche il concetto di Auto-Mutuo Aiuto , che integra le attivita istituzionali e che gratifica chi viene coinvolto. Chi aiuta si accorge di esercitare un impatto significativo e positivo sulla vita di unaltra persona, chi aiuta e la stessa persona che poi viene aiutata a sua volta, e rende valida lequazione dare/avere, che risulta cosi in perfetto equilibrio.
Federico Fusetti - federico@disabiliforum.com