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10Quanto i mass media possono condizionare i più giovani?
Quali sono i messaggi che vengono lanciati ogni giorno ai più piccoli, condizionando il loro stile di vita? Quali i rischi, quali i pericoli?
Sono tutte domande che al giorno d'oggi è necessario porsi per salvaguardare il benessere dei più giovani; domande alle quali vuole dare una risposta Telefono Azzurro che, con la collaborazione della Fondazione Università IULM, ha creato un Osservatorio Permanente per monitorare e analizzare il rapporto tra minori, mass-media, comunicazione, stili di vita e consumi. Si tratta di un importante progetto, aperto a tutti i soggetti, enti, istituzioni, coinvolti in questo settore.

"La sovraesposizione, in termini di frequenza e durata, alla visione di programmi televisivi, ma anche di spot pubblicitari, non può essere neutralizzata semplicemente con l’introduzione di filtri o di bollini colorati", spiega Ernesto Caffo, presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus illustrando le motivazioni che hanno portato alla creazione dell’Osservatorio. "Occorre cercare soluzioni e risposte che partano dall’osservazione dei nuovi modelli comunicativi - continua Caffo -, un’osservazione che non può essere episodica ma che deve nascere dalla volontà di tutti di occuparsi e di studiare queste tematiche. Il rischio è di lasciare interamente l’iniziativa ad altri, per esempio al mercato, mentre sul rapporto mass-media e bambini è di vitale importanza elaborare strumenti di intervento, che agiscano sia sul piano informativo che su quello formativo”.

Questo nuovo Osservatorio scientifico nasce con l'obiettivo di studiare ed evidenziare le possibili influenze e gli effetti che i messaggi e la comunicazione dei mass-media possono avere su bambini e adolescenti nella vita di tutti i giorni e nei consumi.
Ma non solo: l'obiettivo è anche quello di contribuire alla definizione di chiari criteri psicologici, giuridici e socioculturali per un sempre più efficace monitoraggio delle trasmissioni televisive, della carta stampata e di Internet, e per la verifica delle violazioni della normativa e dei codici etici.
E poi permetterà di effettuare un’adeguata analisi degli effetti della violenza e della pornografia nelle immagini e nei testi televisivi e su Internet, verificando la qualità della programmazione televisiva e cinematografica.

“E’ un importante progetto di ricerca e uno strumento di lavoro per chi deve comunicare e informare con responsabilità e con un’adeguata sensibilità nei confronti del pubblico più giovane e vulnerabile, che anche dai messaggi dei mass-media determina scelte, stili di vita e consumi”, spiega Giovanni Puglisi, rettore dell’Università IULM e presidente della Fondazione dell’ateneo. “Comunicare il mondo e al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza sono compiti quanto mai delicati e complessi” osserva Puglisi.

L’esperienza di Telefono Azzurro, maturata in diciotto anni di attività, e la sua attenzione circa il rapporto tra bambini e mezzi di comunicazione, si uniscono, in questo progetto, all’esperienza dell’Università IULM, specializzata nella comunicazione in tutti i suoi ambiti e settori di attività. Non c'è dubbio che questi due soggetti siano i più indicati per analizzare le problematiche legate a questi delicati aspetti, e per fare il punto della situazione su temi così attuali che vanno trattati con responsabilità e sensibilità.

Link al sito di Telefono Azzurro

Link al sito della Fondazione Università IULM

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[Francesca Lorandi]

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