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I bambini disabili nel nostro Paese? Non pervenuti.
Sulla carta non esistono dati sicuri su questi piccoli, almeno fino al compimento del sesto anno di età, quando cioè la certificazione per l'ingresso a scuola fa emergere la loro condizione.
Un "non-dato" che fa pensare, e che si nasconde tra le pieghe del rapporto sul monitoraggio delle politiche sociali.
Il dato diffuso dal Ministero del Welfare parla di circa 42.460 bambini disabili tra 0 e 5 anni. Si tratta di una stima, ottenuta a partire dalla considerazione che esiste un'incidenza alla nascita pari all'1% e calcolando, conseguentemente, il trend con cui si sviluppa il fenomeno fino ai 6 anni.
C'è da dire che la mancanza di autonomia nel gestire le normali attività della vita quotidiana è un parametro difficilmente applicabile alla fascia di età 0-5 anni. E il rapporto ministeriale dedica proprio un focus alla condizione di questi cittadini, partendo dalla difficoltà di definirne il grado di disabilità.
L'indagine Istat ha rilevato che il 5% della popolazione con più di 6 anni è disabile, nel senso che "hanno riferito una totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana". Se si prende invece in considerazione un parametro più ampio, ossia di "apprezzabile disabilità", la percentuale sale al 13%.

  • Età, sesso e territorio
    Chiaramente aumentando con l'età, la percentuale relativa alla popolazione disabile cresce. Se tra gli over 65 la quota è del 19,3%, raggiunge il 47% tra le persone di 80 anni e più. C'è poi una differenza di genere: le donne rappresentano il 66% delle persone disabili, mentre gli uomini solo il 34%. A livello territoriale è stato rilevato un tasso di disabilità del 6% nelle isole e del 5,2% nell'Italia meridionale. La percentuale scende al 4,4% nell'Italia Nord-Occidentale e al 4,3% del Nord Est. Infine nel Centro si ha una disabilità del 4,8%.

  • Tipologie
    Confinamento individuale, costrizione a letto, difficoltà nel vestirsi, nel lavarsi, nel mangiare, disabilità nei movimenti... l'indagine ha distinto i diversi tipi di disabilità.
    Quella più grave coinvolge il 2,1 della popolazione, percentuale che cresce, arrivando al 25%, tra le persone di età superiore agli 80 anni. Il 2,2% delle persone persone presenta disabilità nel movimento, con quote significative dopo gli 80 anni quando si arriva al 22,5%. Circa il 3% della popolazione presenta difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane; anche in questo caso il numero è proporzionato all'età: tra gli ottantenni circa una persona su 3 ha difficoltà a svolgere autonomamente.
    Prese in esame anche le difficoltà nella sfera della comunicazione: l'1% della popolazione non è in grado di vedere, sentire o parlare, il che significa 352mila ciechi totali o parziali, 877mila persone con problemi dell'udito più o meno gravi e 92mila sordomuti. Inoltre dall'indagine emerge che ben il 33% delle persone è portatore di due disabilità anche di tipologie diverse.

Per saperne di più sui numeri dell'handicap, vi rimandiamo al nostro speciale

Link al Ministero del Welfare 

Link alla recensione del sito Handicap in cifre

[Francesca Lorandi]

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