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Il 16 e 17 ottobre si è tenuta a Torino la Seconda Tavola Rotonda Europea sulla povertà e l'esclusione sociale, promossa dalla Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Si trattava di un importante appuntamento annuale di confronto tra gli stati membri sullo stato di avanzamento delle strategie europee per contrastare il fenomeno della povertà e dell'esclusione sociale.
Il Governo italiano ha portato il suo contributo originale alla discussione su questo tema, sia riguardo alla scelta di uno specifico ambito tematico, legando strettamente il tema del contrasto alla povertà a quello della famiglia, sia sviluppando attraverso i workshop opportunità di individuazione delle esperienze più innovative ed efficaci nella lotta alla povertà.

L'incontro di Torino si è posto, quindi, come un significativo momento di verifica e di implementazione della capacità di costruire un percorso comune di valutazione e di sviluppo di azioni di lotta alla povertà.
Inoltre, esso si colloca in una fase importante di questo percorso.
Infatti, entro il mese di luglio 2003 gli Stati membri hanno presentato il secondo ciclo dei Piani Nazionali di Inclusione (NAPs/inc 2003), e l'appuntamento di Torino ha rappresentato una prima occasione di valutazione di questi programmi.
Il lavoro di confronto e di discussione che ha animato le due giornate di Torino ha potuto offrire elementi utili alla preparazione del secondo rapporto congiunto sull'inclusione sociale che la Commissione adotterà come documento preliminare a dicembre 2003.

Ad aprire la Seconda Tavola Rotonda Europea è stato l'On. Mario Mantovani, Eurodeputato e Responsabile Nazionale Politiche Sociali di Forza Italia.
"In Europa, infatti - ha affermato Mantovani -, sono troppo divergenti gli orientamenti fra gli Stati membri e non esiste un comune concetto di famiglia.
È per questo che è importante e fondamentale favorire la solidarietà familiare, promuovendo e incoraggiando l'uguaglianza uomo-donna e soprattutto proteggendo i diritti dei bambini.
Non possiamo più permetterci
- ha proseguito Mantovani - nell'Europa del terzo Millennio di avere bambini poveri".

Inoltre, secondo Mantovani, non vanno penalizzate le famiglie che scelgono di avere più figli.
Al contrario, bisognerebbe sostenerle con servizi, supporti economici e protezione adeguati (es. maggiore flessibilità del lavoro, politica degli alloggi, asili nido, la riconciliazione tra vita familiare e professionale, ecc..).

"L'Empowerment della famiglia è l'empowerment della società, la serenità della famiglia è precondizione essenziale per serenità ed equilibrio sociali".
Concetto questo centrale nell'intervento dell'On. Mantovani, che ha poi proseguito affermando che "nell'Europa che invecchia, bisogna premiare chi fa figli e non viceversa.
La famiglia, oggi come ieri, è ancora luogo dove si nasce, si cresce, si educa, si sostiene e si trasmettono valori.
È proprio per questo
- ha aggiunto Mantovani - che la famiglia è l'elemento portante del nostro ordinamento sociale, l'ambito ideale di condivisione dei valori etici, morali oltre che economici".

Per Mantovani la famiglia è soggetto che più di ogni altro favorisce l'inclusione sociale, si pensi ai disagi che debbono affrontare le famiglie numerose, quelle con anziani, persone con disabilità e tossicodipendenti.
Anche rispetto alle famiglie degli immigrati Mantovani ha evidenziato come non si possa favorire le famiglie degli immigrati senza nel contempo pensare alla loro condizione sociale.

"Insomma - ha concluso Mantovani - congratulandosi con le relative iniziative messe in campo dal Governo, occorre un nuovo approccio strategico in questa Italia che invecchia e che passi attraverso una legge sul diritto di famiglia e forse anche con l'istituzione di un Ministero della famiglia e della solidarietà sociale".

INFO

www.mariomantovani.it

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