un tumore al cervello. L'operazione mi lascia gravi conseguenze come la
perdita quasi totale dell'uso della parola e delle gambe. I miei genitori,
dopo una lunga ricerca, scoprono all'Avana a Cuba un centro specializzato
nella riabilitazione neuromotoria, il Centro Nazionale di riabilitazione
"J.DIAZ" sito all'Avana località Fontanar nella Repubblica di Cuba.
Il
direttore del Centro è il Dottor E.Montoya Guiber, mentre la fisiatra
responsabile dell'equipe medica che in questi anni mi ha seguito è la d.ssa
Idalmis Arronte Diego). Inizio le terapie, ottengo i primi risultati pero' i
soldi non bastano.
La terapia dovrebbe durare almeno cinque anni per ottenere
dei risultati concreti e consentirmi di abbandonare la sedia a rotelle. I
medici dicono che sarebbe meglio andassi a Cuba al più presto per
proseguire il programma riabilitativo che richiede un prolungato periodo di
permanenza in ospedale, pero' la mia famiglia non ha soldi sufficienti per
farlo. In Italia, purtroppo, non esiste un centro simile a quello cubano.
Stare qui' a Mestre (VE) significa regredire. Per continuare ad avere una
speranza devo tornare a Cuba. Spero che qualcuno mi aiuti.
Dal 1988 ho fatto molti sforzi dovuti anche alla difficoltà dei
dottori di diagnosticare la mia malattia (tanto da diventare un caso da
letteratura medica) e trovare la giusta terapia riabilitativa: ora però io
e la mia famiglia siamo allo stremo fisico ed economico.
Qui a Mestre
(Venezia) dove abito, si è attivata la solidarietà dei miei concittadini
che mi ha permesso tre ricoveri a Cuba. Purtroppo, al mio rientro in
Italia, dovrei seguire dei programmi di mantenimento: invece le strutture
sanitarie locali non sono in grado di impedire una lenta regressione della
mia condizione psico-fisica, con la perdita dei benefici ottenuti dopo
tanto lavoro a Cuba.
Mentre ero all'Avana, del mio caso si e' interessata anche la BBC di
Londra: l'attenzione dei media è sempre utile.
La mia famiglia ha contattato vari Ministeri (Pari Opportunità,
Solidarità Sociale, Sanità) perché si creino, in ogni città, centri
polivalenti per il recupero funzionale di noi disabili, ma fatichiamo ad
ottenere risposte.
Il mio sito si propone non solo di raccogliere
fondi, pur sempre essenziale per il mio recupero, ma anche come occasione
per la
condivisione e divulgazione degli aspetti
medico-scientifici e riabilitativi della mia esperienza. Entrateci:
http://digilander.iol.it/aiutiamomilvia