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TUNISIA
Note tecniche di viaggio, con particolare riguardo alle condizioni di accessibilità per i disabili
Mirko Ferranti


Relazione di Viaggio

I resoconti di viaggio di camperisti reperibili su Internet o su riviste sono moltissimi, e molto utili per reperire informazioni da utilizzare per organizzare la propria vacanza.
La mia intenzione è quella di aggiungere le mie note di viaggio in Tunisia nelle feste di Natale 1999, limitandomi a trasferire solo informazioni "logistiche" riferite all'uso del camper come mezzo di viaggio e alle condizioni di accessibilità incontrate, lasciando le informazioni di carattere turistico alla consultazione di una delle tante guide turistiche in commercio (noi abbiamo usato l'edizione italiana della Guida Blu Hachette - Edizioni futuro, vecchia ma molto valida).

Breve presentazione: sono un disabile di 46 anni con difficoltà nella deambulazione; guido un motorhome MIRAGE CITY3 su meccanica MB100 attrezzato con servofrizione GUIDOSIMPLEX ed elevatore elettrico HANDYTECH per accedere alla zona abitativa.
Per i movimenti a breve raggio utilizzo un miniscooter elettrico a tre ruote FAR, con una autonomia di circa 15-20 km, che trova alloggiamento sul camper su di una struttura posteriore a sbalzo (REGOLARMENTE OMOLOGATA!).
La ricarica delle batterie è realizzata principalmente per mezzo di pannelli solari.
L'equipaggio è costituito da mia moglie, mia figlia di 15 anni e da me.
La carovana comprende normalmente dai 2 ai 4 mezzi.

            ITINERARIO 1999 (26/12/99)

  • 26/12/99 - Partenza da Alessandria verso sera, con pernottamento in un'area di servizio dell'autostrada Firenze-mare
  • 27/12/99 - Arriviamo a Caserta, dove abbiamo appuntamento con un altro equipaggio e pernottiamo in città
  • 28/12/99 - Ci avviamo verso il porto di Napoli per l'imbarco, previsto per la tarda mattinata. Sul porto il caos è totale e l'attesa per l'imbarco sul traghetto delle linee LAURO si prolunga. Avvertiamo il personale che io non sono in grado di affrontare scale e ci viene comunicato che esiste un piccolo ascensore (in realtà un montacarichi di servizio) che raggiunge il piano del self-service dove sono situate alcune cabine.
    La nostra cabina sarebbe al piano superiore, ma prontamente facciamo cambio con quella dei nostri compagni di viaggio ed il problema è risolto.
    L'equipaggio, come sempre, è molto disponibile.
    La partenza avviene con 8 ore di ritardo, dopo che (uno ad uno) tutti gli autisti sono richiamati in garage per spostare il veicolo (provvede, ovviamente, mia moglie).
    La traversata con mare forza 9 dura 26 ore, anziché le 18 previste, e nessun passeggero si salva dal mal di mare.
    Arriviamo a Tunisi a notte e le pratiche di ingresso ci rubano ancora un paio di ore di sonno. Passati gli assalti dei ragazzi all'uscita del porto, pernottiamo in un piccolo parcheggio poco distante dove sono già fermi una decina di camper
  • 30/12/99 - Partenza per KAIROUAN.
    Il caos della periferia di Tunisi ci travolge e ci ritroviamo a ripassare più volte nello stesso punto, fino a che un poliziotto blocca il traffico per consentirci una manovra proibita ma provvidenziale per toglierci d'impaccio.
    Arriviamo all'ora di pranzo.
    All'ufficio turistico ci appioppano una guida che ci porta di corsa a vedere i monumenti più importanti (siamo vicini alla chiusura): la Moschea del barbiere, La Grande Moschea, La Cisterna.
    Nessuno di questi edifici è accessibile. Mi devo accontentare del giro nella parte vecchia della città e nel mercato animatissimo.

    Disabili-com: la Moschea di Kairouan 
    La moschea di Kairouan

    Ripartiamo in serata per SBEITLA. Arriviamo di notte: è periodo di Ramadan, per cui le serate sono dovunque molto animate.
    Pernottiamo nel parcheggio di un moderno Hotel a poca distanza dai templi romani.
    L'accesso all'albergo prevede una rampa di scale, ma per il ristorante è possibile passare dalla porta di servizio della cucina.
    Come sempre, non ci sono problemi per quanto riguarda la disponibilità del personale.
  • 31/12/99 - La pioggia battente ci impedisce la visita ai templi, per cui decidiamo di proseguire per TOZEUR.

    Disabili-com: la Medina di Tozeur 
    La Medina di Tozeur

    Troviamo una città completamente diversa da quella che avevamo visitato dieci anni fa: alcuni hotel all'americana hanno occupato grandi spazi di deserto e decine di fuoristrada circolano carichi di turisti e valigie.
    Ci piazziamo davanti all'hotel Oasis dove ceniamo (accesso e toilette assolutamente abbordabili).
    Per la notte di capodanno hanno organizzato un concerto di Gloria Gaynor, e fuochi artificiali nell'oasi in cui, in via eccezionale, ci viene consentito di recarci con il nostro camper.
  • 01/01/00 - Nel mattino visita all'oasi e alle sorgenti con una carrozzella trainata dal mulo.
    Si può anche passeggiare nell'oasi sotto le palme dove il terreno è pianeggiante ed abbastanza compatto.
    Il pomeriggio passa nelle stradine della città vecchia (tutte acciottolate di recente), con una strana guida che ci porta alla ricerca di vestigia romane, entrando nei cortili e nelle case senza nessun ritegno, e distribuendo scapaccioni ai bambini che si accalcano incuriositi dal mio scooter elettrico.
  • 02/01/00 - Giro delle oasi di montagna CHEBIKA, MIDES e TAMERZAG con passeggiate sotto le palme, e ritorno a Tozeur.

    Disabili-com: Tamerzag 
    Tamerzag
  • 03/01/00 - Partenza da Tozeur; attraversamento del CHOTT EL JERID.
    A Kebili deviamo verso sud in direzione ZAAFRANE.

    Disabili-com: escursione a Zaafrane 
    Escursione a Zaafrane

    Giungiamo in una grande spianata da dove partono brevi escursioni sulla duna sabbiosa a dorso di cammello (o su più comode carrozzelle).
    Al ritorno, il capo della nostra piccola carovana (di nome Bechir) ci propone di passare una notte nel deserto, durante la quale ci offriranno la cena, cuoceranno il pane nella sabbia e canteranno le canzoni tradizionali.
    Siamo tentati ma un poco perplessi, anche perché, essendo periodo di Ramadan, Bechir ci avverte che dopo la cena verremo lasciati soli e che una guida verrà a prelevarci al mattino per riportarci sulla strada asfaltata.
    Alla fine prevale la curiosità sulla prudenza e ci avviamo su piste sabbiose (ormai è buio), da cui non sapremmo mai tornare.
    La serata rispetta le promesse ed è indimenticabile, ma la notte praticamente insonne.
  • 03/01/00 - Ci svegliamo in un paesaggio bellissimo di dune e rade palme.
    Poco distante c'è un piccolo villaggio abbandonato ed una moschea ancora in uso.
    Il terreno è completamente sabbioso, ma il mio motorino se la cava egregiamente.
    Quando arriva Bechir, gli diciamo che vogliamo andare a KSAR GHILANE e gli chiediamo di trovarci una guida.
    Così conosciamo Mohammed.
    La strada per KSAR GHILANE in realtà non richiederebbe la guida essendo ben segnata: gli ultimi 80km sono sterrati, con frequenti intermezzi di sabbia profonda e Mohammed aiuta se non altro a spingere.

    Disabili-com: la strada per Ksar Ghilane 
    La strada per Ksar Ghilane

    KSAR GHILANE è una piccola oasi nata attorno ad una sorgente di acqua calda.
    C'è persino qualcuno che fa il bagno nella piscina naturale della sorgente.
    Il campeggio è praticamente deserto: solo alcuni motociclisti ed un paio di fuoristrada.
    I nostri 3 camper sono gli unici mezzi convenzionali che si vedono in giro.
    Il ristorante del campeggio è tra i pochi di tutto il viaggio ad essere completamente accessibile.

    Disabili-com: le dune attorno a Ksar Ghilane 
    Le dune attorno a Ksar Ghilane
  • 03/01/00 - Al mattino gironzoliamo un po' per l'oasi (riesco ad insabbiarmi un paio di volte con il mio scooter).
    Bastano pochi passi per uscire dall'oasi e trovarsi in mezzo alle dune.
    Quando Mohammed si sveglia (verso le 11), ripartiamo verso MATMATA.
    Il paesaggio diventa aspro e pietroso e sulla strada molti abitanti del luogo cercano di attirarci a visitare le loro case completamente scavate nella roccia.
    Ovviamente, niente di accessibile così come a MATMATA per la quale devo accontentarmi delle foto fatte dai miei compagni di viaggio.

    Disabili-com: Matmata 
    Matmata
  • 04/01/00 - Da MATMATA a EL JEM lungo una strada piuttosto buona anche se molto trafficata.
    Incredibilmente, l'accesso all'anfiteatro di EL JEM è possibile attraverso apposite rampe per cui la giornata diventa sicuramente positiva.
    Pernottiamo nel parcheggio del ristorante dove ceniamo, lungo la strada che risale verso Tunisi.

    Disabili-com: l'anfiteatro di El Jem 
    L'Anfiteatro di El Jem
  • 05/01/00 - Arriviamo a TUNISI subito dopo pranzo e andiamo subito a visitare il suk.
    I camper sono stati affidati ad alcuni ragazzini che per pochi soldi ne garantiscono la sicurezza. Alle 5, improvvisamente, le viuzze si svuotano perché è l'ora di cena e, senza aiuto, facciamo un po' fatica a ritrovare la via per il parcheggio.
    Ci avviamo verso il museo del BARDO e pernottiamo in un piccolo parcheggio non lontano dall'ingresso, vicino ad un ufficio piantonato dalla polizia.
  • 06/01/00 - Il museo del BARDO è molto interessante ma solo il piano terra è accessibile.
    Il pomeriggio passa con un altro giro nelle viuzze della città vecchia.

    Disabili-com: il mercato di Tunisi 
    Il mercato (souk) di Tunisi

    Domani si riparte e decidiamo di andare a pernottare al porto per non correre rischi. Ritrovare la strada per La Goulette nel traffico serale non è affatto semplice.
    Nel parcheggio dell'imbarco troviamo molti camper, quasi tutti italiani.
  • 07/01/00 - Partenza per Napoli ore 13.
    Nonostante i nostri timori, il mare è benevolo e ci offre una traversata estremamente tranquilla.
  • 08/01/00 - Tutta autostrada fino a Chiesina Uzzanese (sulla Firenze-mare), dove sostiamo per la cena (durante la quale tentano di svaligiare i nostri camper) e la notte.

                                       
            CONCLUSIONI

La Tunisia offre pochissimo aiuto ai disabili: praticamente non esistono accessi facilitati diversi da quelli che "naturalmente" non avrebbero richiesto scalini.
Spesso è solo l'aiuto spontaneo delle persone che vivono di turismo che trae d'impaccio.
I paesaggi, però, sono impagabili e le strade sono ormai di ottimo livello.
Anche i telefoni cellulari sono funzionanti in tutte la maggiori località .
In viaggi precedenti abbiamo visitato anche DJERBA (isola di villaggi turistici) e HAMMAMET (meta privilegiata del turismo italiano): entrambe hanno un aspetto più vacanziero e presentano meno problemi logistici in quanto molti locali sono di livello europeo.
Nel periodo invernale le temperature di giorno sono piacevoli ed il tempo è quasi sempre buono; di notte però ci si avvicina allo zero.
In assoluto, devo dire, che si tratta di un viaggio comunque indimenticabile.

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