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L'A.I.A.S. DI AFRAGOLA, ente morale senza scopo di lucro, nasce nel 1985 quale sezione dell' A.I.A.S. nazionale.
Nel 1996 acquista una propria autonomia con riconoscimento giuridico regionale ed è iscritta attualmente al Registro delle Persone Giuridiche del Tribunale di Napoli al n. 1340.
Il raggiungimento dei fini statutari con il presupposto " di svolgere ogni attività senza fini di lucro, compresa l'implementazione di corsi di formazione e di specializzazione per attività sanitarie e parasanitarie", ha fornito una formazione adeguata a soggetti che hanno contributo al reale inserimento dei disabili nella società .
Dal 1985, infatti, oltre alla primaria attività riabilitativa svolta in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, l'A.I.A.S. DI AFRAGOLA ha sempre svolto attività formativa inizialmente volta al raggiungimento di una maggiore formazione e professionalità del personale impiegato, successivamente a formare soggetti che hanno trovato occupazione nella stessa struttura. Inoltre, si è impegnata con successo nella promozione e realizzazione di percorsi formativi a favore di personale appartenente ad altri enti, essendo l'A.I.A.S. DI AFRAGOLA diventata un reale punto di riferimento qualitativo di erogazione formativo. La formazione, grazie ad una struttura di proprietà dell'ente, è stata svolta da un punto di vista qualitativo- culturale e con tutti i requisiti di legge, dimostrabile dal grado di soddisfazione dell'utente attraverso la somministrazioni di questionari.
L’AIAS di Afragola, ente senza scopo di lucro, con riconoscimento giuridico (R.C.1340), si occupa dal 1985 della riabilitazione e dell’integrazione di soggetti disabili. Da una struttura di 200 mq non più idonea al crescente aumento delle richieste di trattamenti riabilitativi, nel giugno 1996 il centro si è trasferito in una struttura a tre livelli di 2500 mq. con una piscina all’avanguardia, attualmente questa moderna struttura è in grado di offrire 200 trattamenti ambulatoriali e 200 domiciliari giornalieri, oltre 20 trattamenti a convitto e 8 a semiconvitto, ai sensi della L.R. 11/84. Dal 1996 ad oggi l'A.I.A.S. d’Afragola ha soddisfatto in pieno le esigenze di gran parte dell'utenza del territorio, rappresentando, tra l'altro, una realtà lavorativa indispensabile nel contesto dei problemi occupazionali. L'esperienza acquisita nel corso degli anni, le interrelazioni maturate con il sistema sociale e produttivo presente sul territorio, hanno permesso all' A.I.A.S. DI AFRAGOLA di riscuotere ampi consensi in ambito U.E. (Unione Europea ) ed extra U.E.
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A Santa Croce del Sannio e nata una struttura in grado ad accogliere le persone con disabilità , oltre ai loro accompagnatori, per soggiorni di vacanza mirati al recupero dell'autonomia ed alla promozione della salute in un ambiente gradevole e privo di barriere architettoniche. Obiettivo del Centro è quello di accogliere persone disabili - fino a 50 posti letto con relativo servizio di ristorazione - per periodi di vacanza nel corso dei quali verranno avviati progetti di riabilitazione globali, che consentano l'acquisizione di una crescente autonomia e l'inserimento o reinserimento della persona nella vita quotidiana e, quando possibile, nel mondo del lavoro. La Casa, che è localizzato in un contesto paesaggistico e culturale di indubbio interesse, è stato reso completamente accessibile ed attrezzato per attività ricreative (sala musica, sala tv, percorsi verdi, ) e per l'attività di formazione e di riabilitazione (prova di ausili, bagno assistito, attività di terapia occupazionale, attività sociali e palestra). Attraverso la cooperazione con gli enti locali fortemente interessati al progetto di turismo sociale di cui La casa Vacanze costituisce un importante fulcro, anche il contesto circostante offre alla persona con servizi e infrastrutture che ne fanno una zona ideale per ritrovare la fiducia in se stessi e imparare a vivere in modo nuovo il proprio quotidiano, coniugando turismo e promozione della salute. Spazi esterni Una zona boscosa, , lambisce il parco verso sud e est; campi coltivati a grano si trovano invece verso nord. Il parco al suo interno è caratterizzato dalla presenza di conifere (pini, cedri e cipressi americani), piantate all’epoca della costruzione del complesso (anni ’70). Ampie zone di prato e percorsi esterni pavimentati consentono il passeggio e la ricreazione all’aperto. Accessibilità Si è cercato di mettere tutti gli utenti, sia abili che disabili, nelle stesse condizioni di accessibilità integrale agli ambienti, individuando le migliori soluzioni in applicazione delle norme della legge 13 e del suo decreto attuativo. Molti posti macchina sono accessibili, ingressi hanno soglie con dislivelli inferiori ai 2 cm, all’interno del complesso tutti i livelli sono distribuiti da un ascensore montalettighe, che può portare 4 disabili in carrozzina contemporaneamente. I percorso orizzontali principali sono muniti di maniglioni su entrambi i lati. I percorsi esterni principali sono larghi almeno 2 m. ed hanno pendenze inferiori al 5%. Tutte le camere e tutti gli arredi fissi sono accessibili. Le porte dei bagni privati, sono a scorrere così come per alcune camere quando 2 o più accessi sono adiacenti, in modo da evitare l’intralciarsi del Le volate. Anche i bagni sono tutti accessibili e corredati con opportuni maniglioni fissi e mobili, verticali ed orizzontali e con doccia a filo pavimento. Tutti i terminali degli impianti tecnologici, come gli interruttori elettrici, i campanelli, le prese di luce... sono posizionati ad una altezza compresa tra i 40 ed i 140 cm. Nella sala da pranzo come nella sala riunioni i posti per le carrozzine sono distribuiti e pari per lo meno alla metà dei posti disponibili.
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nel 1996 il CISS si è arricchito della linfa che era vitale in quel determinato momento storico e ha siglato un protocollo d'intesa con l'AIAS di Afragola. Ciro Salzano ha creduto nel messaggio, dopo anni di rinunce, di barriere, di occhi commiserevoli ed avari, di porte sbattute in faccia e di umiliazioni, si stava avverando un sogno. Insieme per affermare che il disabile può svolgere una vita normale sia dal punto di vista partecipativo che dal punto di vista lavorativo, e chiedere insieme alla società di avere giuste attenzioni per tutti i suoi componenti, senza spaventarci per quella prima lettera della parola handicappato, per quella "H" che somiglia ad una stampella o ad un ostacolo da saltare. Insieme per cancellare totalmente il vecchio modo di pensare che vuole l'handicappato relegato al suo ruolo di ammalato perenne, incapace di inserirsi nella normale routine della vita e quindi capace di commiserazione e assistenzialismo. Dal 1996 il CISS AIAS di Afragola ha segnato la storia in Campania dello sport dei disabili.
nel 1996 il CISS si è arricchito della linfa che era vitale in quel determinato momento storico e ha siglato un protocollo d'intesa con l'AIAS di Afragola. Ciro Salzano ha creduto nel messaggio, dopo anni di rinunce, di barriere, di occhi commiserevoli ed avari, di porte sbattute in faccia e di umiliazioni, si stava avverando un sogno. Insieme per affermare che il disabile può svolgere una vita normale sia dal punto di vista partecipativo che dal punto di vista lavorativo, e chiedere insieme alla società di avere giuste attenzioni per tutti i suoi componenti, senza spaventarci per quella prima lettera della parola handicappato, per quella "H" che somiglia ad una stampella o ad un ostacolo da saltare. Insieme per cancellare totalmente il vecchio modo di pensare che vuole l'handicappato relegato al suo ruolo di ammalato perenne, incapace di inserirsi nella normale routine della vita e quindi capace di commiserazione e assistenzialismo. Dal 1996 il CISS AIAS di Afragola ha segnato la storia in Campania dello sport dei disabili.
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PROGETTO CAMERUN
L’AIAS di Afragola sollecitata da Sacerdoti Missionari del PIME ( Pontificio Istituto Missioni Estere) che operano in una regione estremamente povera del Camerun, in particolare nella città di Maroua, capitale della Regione Estremo Nord, ad essere aiutati nell’assistenza riabilitativa ai soggetti disabili.
L’A.I.A.S. di Afragola ha dimostrato disponibilità sin dall’inizio avendo verificato de visu le condizioni delle fasce socialmente deboli della Regione ex ‑¬â€˜ Nord del Camerun nell’agosto 2001, di realizzare una clinica Riabilitativa e di formare quali tecnici della riabilitazione 14 camerunesi in Italia per due anni.
La realizzazione di ciò era subordinata ad alcune condizioni imposte al Governo del Camerun di:
a) Redigere una legge di riconoscimento reale dei diritti dei portatori di handicap;
b) Assumere quali dipendenti di Stato i 14 camerunesi al rientro n patria dopo i due anni di formazione in Italia;
c) Garantire almeno 1 pasto al giorno ai disabili ricoverati presso la struttura;
d) Esonerare da qualsiasi ticket i disabili gravi bisognevoli di cure riabilitative.
Il Governo della Repubblica del Camerun ha accettato sottoscrivendo l’accordo d’intesa il 17/05/2002 presso la Regione Campania alla presenza dei testimoni Governatore Antonio Bassolino e Assessora Politiche Sociali e Formazione Adriana Buffardi.
Perché con un gesto possono abbattersi le barriere dell’odio, dell’indifferenza, della guerra.
Aiutaci con un versamento liberale sul c.c. n°1/23 Banca Monte Paschi Siena ag. di Afragola Corso Garibaldi ABI 1030 CAB 39690 causale €˜Progetto Camerun‑¬
http://www.aiasdiafragola.it email info@aiasdiafragola.it
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