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"L'essere chiamato 'campione', per una persona che può muovere solo una mano, è il massimo".
Così ci racconta Claudio Carelli, capitano degli Skorpion's Varese, e neo campioni d'Italia di Wheelchair Hockey.
Onore ai vincitori, che si sono aggiudicati il secondo scudetto della loro carriera, scucendolo dalle maglie dei Thunder Roma, terzi classificati alla fine del campionato.
Nelle 12 gare disputate al palazzotto di Monteprandone (provincia di Ascoli Piceno) dal 6 al 9 giugno scorso si è assistito a gare di elevata spettacolarità.
Grandi protagonisti gli atleti con gli stick che hanno messo in campo grinta e determinazione complicando, e non di poco, la vita ai giocatori più tecnici e più facili al gol.

Il primo commento lo fa Antonio Spinelli, presidente nazionale della Federazione Italiana Wheelchair Hockey: "Ha vinto la squadra più tecnica, quella capace di maggiore determinazione, ed il risultato finale è il giusto e meritato premio. Si è trattato di una grande manifestazione resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Laureus a cui lo stesso campionato è intitolato ed alla collaborazione del Comitato Paralimpico Italiano, Regione Lombardia, Uildm, Comune di Milano e non da ultimo all'Unione Sportiva Acli che garantisce la copertura arbitrale con oltre 30 arbitri nazionali".

Tanti enti coinvolti, per uno sport in crescita, come ci conferma Claudio Carelli, che è capitano oltre che dei campioni d'Italia anche della nazionale azzurra.
"In pochi anni siamo passati da 12 a 22 squadre in Italia, e altre si stanno attrezzando per il campionato del prossimo anno. Anche la visibilità è in crescita. Questa sera (ieri per chi legge) Sky ci dedica un servizio apposito. Diciamo che ormai quando si parla di Wheelchair hockey con le persone queste cominciano ad averne sentito parlare".

Dopo lo scudetto quali sono i prossimi obiettivi? 
"Ci sono alcuni appuntamenti molto importanti in vista: il primo ottobre, a Milano, si giocherà la Supercoppa Italiana, tra noi che deteniamo la Coppa Italia, e Roma che ha vinto lo scorso campionato. A livello di nazionali poi l'appuntamento più atteso è per il 2008, in settembre, quando in Belgio si terranno i campionati europei. Speriamo di esserci, a difendere il nostro terzo posto".

Perchè, ci sono delle qualificazioni?
"No, il problema è economico. Il presidente della Federazione, Antonio Spinelli, fa di tutto per appoggiarci, ma facciamo fatica a sostenere la nostra attività, che non è ancora riconosciuta come disciplina paralimpica. Si è addirittura inventato un album di figurine promozionale. Il terzo posto lo abbiamo ottenuto a Roma agli europei del 2006, con una squadra quasi tutta di distrofici".

Claudio Carelli
Claudio Carelli, con la maglia degli Skorpions

Perchè all'estero non è così?
"Il wheelchair hockey è nato in Olanda 30 anni fa. Soprattutto nel nord europa sono tanti i paraplegici che praticano questo sport. Ecco perchè il nostro terzo posto è come una medaglia d'oro. Quello che facciamo in Italia, puntando sul malato di distrofia muscolare, è molto più significativo in termini di risultati!".

INFO:

A.S. Skorpions Varese
Via Ticino. 85 - 21015 Lonate Pozzolo (VA)

I risultati di tutte le partite dei Play off del campionato 2006/2007

Il sito della Federazione Italiana Wheelchair Hockey Onlus

Il sito della Fondazione Laureus

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[Alberto Friso

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