di Marisa Pavone
Editrice "La Scuola", Brescia, 2001
La scuola delle autonomie deve diventare sempre più la scuola di tutti e di ciascuno anche perché una "società delle autonomie istituzionali" deve sostenere anzitutto i percorsi formativi dei più deboli. Il volume propone un raccordo organico tra bisogni formativi, diritto all'educazione e all'istruzione, scelta della piena integrazione, da un lato, e innovazioni scolastiche e sociali, dall'altro. Le pagine nascono dall'esperienza e dalle proposte didattiche, ma si sforzano di trovare supporti pedagogici forti alla tesi secondo cui il momento educativo più delicato e impegnativo emerge quando gli allievi "resistono" all'azione educativa e obbligano a ripensare l'intera impostazione.Il volume si articola in tre parti. Le pagine iniziali cercano di rispondere al "perché" è importante unire due anelli del sistema formativo che in troppe sedi continuano ad essere disgiunti: quello relativo alle profonde riforme scolastiche in atto; quello inerente l'educazione e l'istruzione delle persone in situazione di handicap. La seconda e la terza parte hanno una prevalente connotazione didattico-metodologica e organizzativa. Cercano di rispondere all'esigenza di "come" tradurre nei tempi, nelle professionalità, negli strumenti e nei luoghile considerazioni generali esposte nella prima parte, a sostegno del diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione di ogni alunno nella scuola di tutti e di ciascuno.
Nicola Quirico - nicola@disabiliforum.com