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Non si placa l'allarme scuola.
Il problema è nei numeri intanto, e lascia per il momento tra parentesi la questione qualità, pur non secondaria.
I numeri dicono di un aumento importante di studenti con disabilità, a fronte di un blocco degli insegnanti di sostegno, che sono rimasti gli stessi dell'anno scolastico precedente.
Pessima la conduzione della cosa a livello governativo: un aumento era stato previsto, in estate, ma dopo essere stato messo nero su bianco, si è proceduti a un tragico dietrofront, motivato dalle eccessive spese.
Un pessimo modo anche per festeggiare i 30 anni della pietra miliare, in Italia, dell'integrazione scolastica, cioè quella famosa legge 517 del 1977 che è il punto di riferimento più importante per la legittimazione del diritto a frequentare le scuole comuni da parte dei disabili.
Negli articoli che trovate tra le info vi presentiamo tutta la questione in maniera dettagliata.

Ora è il momento della controffensiva di associazioni e sindacati e famiglie. Noi abbiamo seguito il tentativo Veneto di venirne a capo.
In questo file audio potete ascoltare un resoconto della situazione fatta ai nostri microfoni da Antonio Giacobbi, segretario regionale del Veneto della Cgil Scuola.
In rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, e assieme a Anffas e Fish, Giacobbi ha partecipato a un incontro con la dottoressa Carmela Palumbo, direttore scolastico regionale per il Veneto, per esprimere il disagio dei studenti con disabilità e dell'intero mondo scolastico, che con le scelte del ministero perde in credibilità, e certo in qualità dell'insegnamento.

Questi i numeri veneti. Gli studenti disabili sono 456 in più rispetto al precedente anno scolastico. Gli insegnanti di sostegno continuano ad essere invece gli stessi, con un rapporto tra alunni e posti di sostegno che passa dal 1/2,06 a 1/2,14, in controtendenza con quanto si era riusciti a garantire negli ultimi anni, quando questo dato era andato sempre in miglioramento.
"O erano troppi - commenta amaro Giacobbi - l'anno scorso, e qualcuno dovrebbe dimostrarcelo, oppure sono pochi quest'anno".

C'è un altro dato importante, che riguarda una scelta regionale, e che pure è anche di altre realtà: per fronteggiare questa diminuzione di disponibilità di insegnanti, sono stati spostati tutti quei docenti che seguivano a tempo pieno il settore Integrazione Disabili degli Uffici Scolastici Provinciali, che erano molto significativi per i progetti trasversali che riuscivano a realizzare, e come punto di riferimento per le famiglie.

Il terzo nodo sollevato da sindacati e associazioni venete è stato l'unico che probabilmente avrà uno sbocco positivo, ovvero la creazione di un "tavolo permanente per l'integrazione - ha spiegato ancora Giacobbi - presso il Miur regionale, che faccia da punto di studio, riferimento, mediazione, raccolta dei problemi, indicazioni utili. La dottoressa Palumbo sostanzialmente si è dichiarata d'accordo, adesso si tratterà di capire come procedere".

INFO:

L'intervista rilasciataci da Antonio Giacobbi, segretario regionale del Veneto della Cgil Scuola

Il sito della Federazione lavoratori della conoscenza di Cgil

Con questi articoli abbiamo presentato la situazione:
FIORONI A NAPOLI HA RISPOSTE PER TUTTI: SI RISOLVERA' L'EMERGENZA SCUOLA?

'CARA SCUOLA, TI SCRIVIAMO LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE'

TAGLI AL SOSTEGNO, VOCI CONTRARIE ANCHE DALLA MAGGIORANZA


[Alberto Friso]

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