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La lettera-appello anticipa alcune delle tematiche che saranno oggetto della prossima apertura degli Stati Generali dell'Istruzione. Un nome molto pomposo quanto inquietante per un’iniziativa che il Ministro ha fortemente sostenuto in questi mesi. Purtroppo ad oggi non vi e' nessuna traccia negli interventi pubblici ed in sede parlamentare del Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti di impegni precisi e concreti sulle tematiche a noi care dell'integrazione scolastica degli allievi e delle allieve in situazione di handicap. Scriveva Mario Tortello in un "profetico" editoriale del gennaio di quest'anno: "Non accettiamo sentir dire: prima mettiamo sui binari il nuovo treno della scuola delle autonomie e delle riforme, poi pensiamo ai "dettagli", ovvero ai bisogni educativi particolari. Come abbiamo avuto modo di spiegare (...) o le modifiche e le innovazioni in atto si preoccupano di offrire nuova modalità di risposta ai diritti all'educazione e all'istruzione di tutti gli allievi, oppure inevitabilmente si apre la strada alla marginalizzazione di alcune fasce d'utenza, si offre il pretesto a nuove forme di rimozione di bisogni e diritti fondamentali delle persone più deboli e alla loro emarginazione. L'integrazione scolastica di allieve e allievi in situazione di handicap rappresenta l'unica vera riforma trasversale che ha interessato e coinvolto attivamente, a partire dai primissimi anni '70, tutti gli ordini e i gradi della scuola italiana. Se il nostro sistema formativo ha fatto tanti passi avanti nei confronti di tutti gli studenti, se gli attuali provvedimenti sull'autonomia puntano in maniera così decisa su una maggiore individualizzazione dell'insegnamento e dell'apprendimento, molto è dovuto - crediamo - anche al lavoro paziente, qualificato, troppe volte solitario, di chi, nella scuola italiana, ha operato e continua a operare per garantire risposte di Qualità al diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione anche degli allievi in situazione di handicap. La scuola che cambia, che è già cambiata, non può tornare
indietro. Accantonare, per il momento, un aspetto come quello che ci sta a cuore rischia di farci dimenticare il "perchè" e il "come" delle riforme".Continuiamo a far sentire la nostra voce di docenti e genitori, come testimoniano i molti interventi sui mass media segnalati da disabili.com, prima che si compiano danni irreparabili all’integrazione scolastica nel nostro Paese e perche' il diritto all'istruzione e all'educazione nella scuola di tutti e di ciascuno cosi' come sancito dall'articolo 34 della Costituzione che recita "la scuola e' aperta a tutti" diventi il primo impegno di ogni Ministro dell'Istruzione e di ogni Parlamento della Repubblica

Nicola Quirico

Presidente nazionale FADIS
 nicola@disabiliforum.com

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