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Disturbo di attenzione e iperattività.

I cambiamenti avvenuti in questi anni nella società e nella scuola hanno posto i docenti di fronte a situazioni di difficile soluzione. La gestione delle classi si sta rivelando ardua sia sul piano didattico che disciplinare. Ai disagi di tipo famigliare si aggiungono cambiamenti sociali che rendono gli scolari piu’ irrequieti e meno attenti. Notiamo che anche da noi sta aumentando l’attenzione per monitorare la presunta patologia "deficit di attenzione e iperattività" (ADHD). Il nostro Ministero della Sanità ha approvato (ottobre 2000) la commercializzazione in Italia del Ritalin, droga utilizzato per "curare" tale patologia nel 90% dei casi. Poiché riteniamo che anche in Italia possa succedere quanto tragicamente accaduto negli USA, dove da decenni si somministra questa ed altre droghe agli scolari segnaliamo quanto segue:

Il Ritalin (metilfenidato) è una droga classificata nella tabella II degli stupefacenti con la cocaina, anfetamine, oppiacei, barbiturici; causa assuefazione, dipendenza ed è a rischio di abuso; predispone all’uso di droghe illegali in età adulta. Può causare gravi danni fisici, neurosi, psicosi; sono 2.900 gli effetti collaterali noti; dal 1990 al 1997 negli USA ci sono stati 160 decessi, 569 ricoveri in ospedale, 126 per problemi cardiovascolari; numerosi i casi di omicidio e violenza. Gli psicofarmaci e le droghe sono dei sintomatici, non curano alcun disturbo mentale e non migliorano il rendimento scolastico. Dopo 25 anni di sperimentazione e circa mille esperimenti fatte in prestigiose università non c’è alcuna prova scientifica certa dell’esistenza di questa malattia mentale. I criteri diagnostici sono troppo elastici, scientificamente inconsistenti, lasciano un eccessivo grado di discrezionalità all’osservatore e sono fonte di errore diagnostico; non esiste alcun test idoneo ad individuare questa patologia; perfino l’APA ammette nel suo DSM-IV che: "...non vi sono test di laboratorio confermati come diagnostici" per "il Disturbo del Deficit d’Attenzione/Iperattività."; si è notato che tale disturbo scompare quando gli scolari sono in vacanza e si riduce notevolmente se si presta loro attenzione. Negli USA 10 milioni di bambini prendono psicofarmaci, 6-7 milioni sono scolari (15-20% della popolazione scolare); è aumentata in modo impressionante la prescrizione di psicofarmaci in età prescolare, 2-4 anni (150% ritalin, 200% prozac, tra il 1990 e il 1995), negli adolescenti e adulti.. Cifre elevate si riscontrano in molti stati industrializzati con un trend diagnostico in rapida crescità ovunque, anche in Europa . Le persone diagnosticate come portatori di disturbo di attenzione (AD) hanno un Q.I. superiore alla media e utilizzano modalità di pensiero diverse dagli altri. Tra esse sono state incluse persone quali: Beethoven, Winston Churchill, Stephen Hawkins, Ernest Hemingway, Leonardo da Vinci, Salvador Dali, Michael Faraday, Benjamin Franklin,Galileo, Edison, Steven Hawkins, John F. Kennedy, John Lennon, Abraham Lincoln, Mozart, Napoleone, Nasser, Issac Newton, Nostradamus, Louis Pasteur, Picasso, Edgar Allan Poe, John D. Rockefeller, General Westmoreland, Eleanor Roosevelt, George Bernard Shaw, Steven Spielberg, Leo Tolstoy, Van Gogh, Jules Verne, Lindsay Wagner. Negli USA gruppi di genitori hanno intentato tre cause legali contro L’Associazione Americana degli Psichiatri (redige il manuale statistico diagnostico DSM), la casa farmaceutica Novartis (produce il Ritalin), la CHADD (la piu’ grande associazione di utenti e famigliari di portatori di ADHD) per collusione ai danni degli utenti; si sospetta che questa patologia sia una speculazione commerciale. Inoltre sono oggetto di forti pressioni da parte degli insegnanti. Stanno aumentando i casi di TSO sui bambini per far loro assumere tali farmaci contro la volontà dei genitori su segnalazione delle scuole. Ciò premesso l’OISM dichiara essere eticamente scorretto diagnosticare e curare malattie o disturbi mentali senza prove scientifiche della loro esistenza, condanna i tso sui bambini, i ricatti ai genitori e invita tutti a:

1) non considerare la carenza di attenzione e iperattività una malattia mentale,

2) opporsi alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini,

3) individuare le cause del disagio nella vita familiare, scolastica e contesti sociali,

4) sollecitare le scuole ad individuare percorsi didattici idonei.

Il Presidente dell'OISM Dott. C. Ajmone

Il Presidente del Comitato Scientifico Prof. Paolo Aldo Rossi

Il Presidente del Comitato Legale Avv. Enrico Sgarella

Nicola Quirico - nicola@disabiliforum.com

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