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Celebrare la festa delle donne a partire dalle lavoratrici.
Da quelle più svantaggiate, che sono state vittime di infortuni sul posto di lavoro.
Per l'occasione l'associazione di riferimento, l'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), ha proposto un Rapporto di analisi al femminile del fenomeno degli incidenti in ambito lavorativo e dei bisogni di tutela specifici e delle risorse a disposizione delle donne italiane, prendendo in considerazione anche le condizioni delle vedove dei caduti sul lavoro.

Due i dati fondamentali: sempre più donne hanno un'occupazione , cioè quasi 9 milioni in Italia, ma sono anche sempre più spesso "vittime" del loro impiego.
Infatti il fenomeno degli infortuni delle donne è in ascesa, e registra un preoccupante +5%, solo in parte spiegabile con l’aumento dei tassi di occupazione.
Contribuisce al dato anche il sempre più frequente ingresso delle donne in settori lavorativi ad alto rischio di infortuni che, fino a ieri, prevedevano esclusivamente lavorazioni destinate agli uomini.

Il risultato è di oltre 120mila invalide nel nostro paese, in seguito a incidente o malattia professionale. Queste persone vivono due ulteriori problemi legati alle gravi conseguenze socio-psicologiche derivanti dall'infortunio: il difficile recupero della autostima e l'incapacità di ricostruire una serena vita affettiva familiare, sociale e lavorativa.

Al 31 dicembre 2006 le donne infortunate sul lavoro risultavano essere 121.926 (il 16,4% rispetto agli uomini infortunati) e 115mila erano coloro che percepivano rendite per i superstiti.
In totale quindi le donne interessate dal fenomeno, subito in prima persona o nel proprio coniuge, erano 236.926 (il 31,4% rispetto agli uomini).
Commercio e sanità sono i settori dove gli infortuni al femminile hanno subito un maggiore incremento: rispettivamente +30% (23.792 casi nel 2005) e +23% (quasi 25mila nel 2005), con una crescita costante nel corso del periodo 2001-2005.
In calo invece gli infortuni nel settore manifatturiero: -16,5% (31.700 nel 2005).

L'appello dell'Anmil è una semplice conseguenza dei dati sopra snocciolati: "riteniamo che sia un dovere di questo Governo, che tanta attenzione ha dimostrato di avere nei riguardi di un tema tanto delicato quanto grave, passare dunque dalle parole ai fatti dedicando le opportune risorse a questioni che attendono una più giusta considerazione".

INFO:

Ass. Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro
Sede nazionale:
Via Adolfo Ravà 124
00142 Roma
Centralino: 06.541961

Altre occasioni in cui ci siamo occupati della questione, al femminile e non solo:
DONNE, L’ALTRA META’ DEL CIELO E DEL… LAVORO

VESTE DI ROSA LA SICUREZZA SUL LAVORO

‘CORTOSICURO’, 12 MINUTI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO 
 

[Alberto Friso]

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