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A proposito della LEGGE 12 MARZO 1999, n. 68

Sull'inserimento lavorativo dei disabili l'Italia ha operato un vero e proprio giro di boa con l'adozione, nel 1999, di una nuova legge, la 68 che, oltre a reimpostare il collocamento in modo mirato, contempla agevolazioni per le aziende che assumono disabili.
Si tratta di un approccio profondamente innovativo: viene abbandonata l'impostazione burocratico-assistenzialistica della vecchia 482/68 e si gettano le basi per la realizzazione di un collocamento qualificato dei disabili attraverso percorsi personalizzati di orientamento, formazione, tirocini pratici in azienda e verifiche sul risultato del programma.
La legge 68 ha recepito in questo modo un metodo sperimentato in diverse regioni meglio conosciuto come "collocamento mirato", frutto anche di 20 anni di accordi aziendali volti a realizzare un inserimento lavorativo rispettoso della dignità del lavoratore.
A partire dal 18 gennaio 2000, questa norma così importante di giustizia e civiltà avrebbe dovuto trovare piena applicazione, ma ad oltre 3 anni dall'entrata in vigore è ancora disattesa in molte realtà .

L' applicazione della Legge 68/99 è ad un livello soddisfacente al centro/nord (Umbria, Toscana, Emilia, Veneto) ma arriva al mancato recepimento nelle isole.
Il fenomeno più esteso è l'applicazione adottando ancora le vecchie metodologie, quelle precedenti la legge, a causa della mancanza dei servizi di supporto per l'inserimento lavorativo dei disabili.
In molti casi, per evitare che i datori di lavoro incorrano nelle sanzioni previste, si generalizza l'utilizzo delle convenzioni.
Ciò, assieme alla generalizzazione della scelta nominativa, porta a situazioni a volte disastrose in quanto permette ai datori di lavoro di scegliere chi più gli aggrada dalle liste.
Scelta che, anche a causa della mancata attuazione della riforma dei riconoscimenti d'invalidità prevista dalla legge 335/94, cade spesso sul "meno invalido" se non addirittura sul falso invalido. Disattendendo lo spirito del legislatore che aveva concepito lo strumento della convenzione, da un lato, per pianificare il progressivo adempimento della legge, dall'altro, per agevolare i disabili più gravi, compresi gli psichici.

Nel corso del 2000 e 2001 sono stati avviati al lavoro 44.131 disabili; la percentuale media degli avviamenti sugli iscritti al collocamento è stata del 8,5%.
Ma il dato cambia da regione a regione:

I risultati migliori

Provincia Autonoma di Bolzano 68,65%
Provincia autonoma di Trento 43,64%
Regione Valle d'Aosta 40,91%
Regione Emilia Romagna 29,66%
Regione Friuli Venezia Giulia 25,45%
Regione Lombardia 25,05%

I risultati peggiori

Regione Calabria 1,21%
Regione Sicilia 1,67%
Regione Campania 2,80%
Regione Puglia 3,12%
Regione Lazio 5,81%

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