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disagio_mentaleFELTRE. Dal detto al fatto. Il centro diurno, gestito da Diapsigra, sarà inaugurato ai primi di ottobre. L’associazione ha ottenuto un contributo dal Centro servizi volontariato e ha già sottoscritto il contratto d’affitto per un alloggio di centotrenta metri quadri circa nella centralissima via Cesare Battisti.
L’iniziativa è maturata dopo la chiusura del centro diurno dell’Usl in Borgo Ruga, tenuto conto anche del gradimento per il progetto week end, attivato due anni fa sempre da Diapsigra, da parte di alcune persone con un vissuto di disagio mentale e potenzialmente a rischio recidiva.

Così l’associazione si è mossa chiedendo un contributo al Csv, non prima di essersi confrontata con il primario psichiatra Massimo Semenzin sull’opportunità di offrire uno spazio per l’aggregazione diurna a persone sole, con qualche forma di disagio mentale. Il contributo erogato è servito ad assumere un’educatrice che dai primi di ottobre presterà servizio in questo ambito. Il centro, al secondo piano di una palazzina in via Cesare Battisti, ha circa 130 metri quadrati dove troveranno spazio soggiorno cucina, altri locali per i laboratori e i servizi.

«L’ipotesi di massima è quello di tenere aperto tutti i pomeriggi, anche per sei giorni alla settimana, a seconda delle richieste», spiega Francesco David del coordinamento di Diapsigra. «Lo spazio disponibile ci permette di accogliere fino a quindici persone. Da quando abbiamo stipulato il contratto d’affitto, siamo anche riusciti ad approntare una palestrina per la ginnastica dolce dei nostri ospiti». Gli obiettivi del centro diurno sono quelli di mettere le persone che hanno bisogno di aiuto nella condizione di poterlo trovare nel gruppo. Il secondo è quello di organizzare laboratori e corsi, primo fra tutti quello di informatica, per le conoscenze di base e per quelle più strutturate per un possibile reintegro nel mondo del lavoro. Come per il progetto week end, anche per il centro saranno i servizi sociali ad indirizzare ex pazienti che hanno bisogno di trovare la serenità che non sempre trovano in casa.

Fonte: Corriere delle Alpi del 07-09-2010

[Redazione]