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turismo€˜Io non ho paura‑¬ è il titolo del Forum organizzato a Rimini in occasione di TTG Incontri, la principale fiera del turismo b2b nel nostro Paese organizzata da TTG Italia ‑¬â€˜ società del gruppo Rimini Fiera - , con l’obiettivo di fotografare la situazione dell’offerta che l’industria dei viaggi nazionale riserva ai turisti con disabilità . L’argomento è ormai da tre anni nell’agenda degli eventi fieristici, e si sviluppa quest’anno in una conferenza organizzata da TTG Italia in collaborazione con CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà ), Turismabile e IsITT, l’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti. Lo scopo è quello di preparare gli operatori del comparto ad affrontare senza timori l’utenza con bisogni speciali.

I dati di tendenza e di flusso relativi al segmento che verranno presentati nel corso del convegno sono raccolti nel volume €˜Viaggiare senza limiti‑¬ che verrà distribuito in fiera alla stampa e agli operatori del settore. In tutto sono oltre 400 pagine dedicate ai temi dell’accoglienza, del marketing e della certificazione che regola il settore. Un volume cui TTG ha contribuito per la parte relativa alla domanda turistica dall’estero verso l’Italia, elaborando appositamente i dati dell’Osservatorio Buyer 2010, basato sulle interviste somministrate ai 600 tour operator esteri presenti in fiera.

Ne è risultato che il nostro Paese è, anche per i turisti con bisogni speciali, una delle mete più ambite al mondo. Il giudizio espresso dagli operatori che nel mondo vendono l’Italia restituisce il quadro di un Paese che potrebbe migliorarsi, ma che nel 77 per cento dei casi viene comunque considerato ‑¬à‹Å“accessibile’. Le azioni migliorative più urgenti dovrebbero essere applicate, secondo il 54 per cento dei buyer, alle stazioni ferroviarie, la cui inaccessibilità resta percentualmente altissima, spesso per motivi strutturali ma non di rado anche per la mancanza ‑¬â€˜ denunciata da quasi l’80 per cento degli intervistati ‑¬â€˜ di adeguati supporti e servizi informativi che favoriscano la comunicazione con la clientela. Il giudizio sull’accessibilità è solo moderatamente migliore quando si parla di hotel, ritenuti inadeguati dal 46 per cento degli intervistati, e di ristoranti, che nel 38 per cento dei casi non risulterebbero idonei all’accoglienza della clientela con bisogni speciali.

Alberto Manzo, direttore IsITT, coautore del volume e relatore al Forum, conferma infatti che €˜la parola ‑¬à‹Å“accessibile’ deve assumere un significato più ampio e multiforme, che copre molteplici significati: accessibile nel senso classico, cioè privo di barriere o impedimenti di accesso, ma anche nel senso di attrezzato per fornire informazioni adeguate, disponibile e omogeneamente integrato nell’ambiente circostante‑¬. Servirebbe pertanto più attenzione per i supporti tecnologici e cartacei. €˜Siti web navigabili anche da persone con disabilità sensoriale ‑¬â€˜ spiega ancora Manzo -, utilizzo di sistemi video per la comunicazione con persone non udenti, oppure materiali cartacei ad alta visibilità per ipovedenti. Questo perché creare un sistema di accoglienza senza mettere a disposizione del pubblico gli strumenti per utilizzarlo e fruirlo agilmente significa condannarsi all’assenza di clienti‑¬.

Puntando da sempre sull’aggiornamento per gli specialisti del turismo, TTG Incontri organizza questo Forum allo scopo di comunicare agli operatori l’importanza di accostarsi con un’adeguata preparazione alla nicchia del turismo per viaggiatori con disabilità . Per vincere la paura di non esserne all’altezza €˜A volte ‑¬â€˜ conferma Alberto Manzo ‑¬â€˜ le necessità particolari della clientela incutono soggezione o, peggio, timore in chi le deve soddisfare mentre, per un sistema di accoglienza bene organizzato, il miglioramento dell’accessibilità consente maggiori opportunità di business‑¬.

I numeri relativi al segmento di utenza, d’altra parte, sono promettenti. Le stime della Commissione Europea ci dicono infatti che oggi le persone con disabilità consumano in un anno circa 630 milioni di pernottamenti nella sola Europa, 130 milioni dei quali grazie ai cittadini residenti nell’Unione.



Fonte: ItaliaVela.it