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teatroSport e teatro per i giovani Down bellunesi. E’ questa la proposta per il 2011 dell’associazione italiana persone Down di Belluno, che ha attivato due nuovi progetti per i bambini e i ragazzi affetti da questa sindrome, al fine di aumentarne l’autostima e l’autonomia.
Il primo corso, di ginnastica, ha preso avvio in questi giorni a Santa Giustina, nella palestra del Circolo Elisa, grazie alla collaborazione dell’associazione Matteo Ladini e all’impegno di Vainer Lucchetta, organizzatore delle attività e istruttore. Sono una decina i ragazzi coinvolti in quest’iniziativa, che affronteranno un ciclo di lezioni per perfezionare la conoscenza delle proprie potenzialità anche attraverso l’approccio ad alcuni tipi di attrezzi.
L’Aipd, infatti, ha sempre dato grande importanza all’attività fisico-sportiva come mezzo di conquista dell’autostima e dell’autonomia. Un altro gruppo di ragazzi Down, ad esempio, sta seguendo un corso di nuoto alla piscina di Pedavena, sotto la guida degli istruttori della Società €˜Onda blu‑¬, mentre l’ultimo weekend di gennaio si svolgerà la quarta edizione della €˜Fondo-Zoldo e solidarietà ‑¬ organizzata a Palafavera, in Zoldo Alto, dalla società di sci di fondo della Valzoldana.
Questa manifestazione, come d’abitudine, è strutturata in modo da favorire l’integrazione fra i partecipanti con sindrome di Down, gli allievi della scuola di sci di fondo e gli studenti delle scuole locali. Se nelle prime edizioni i ragazzi erano impegnati solo con gli sci stretti, da quest’anno sono state introdotte anche le prove di sci alpino e di camminata con le ciaspe. In questa quarta edizione l’evento si avvale anche della collaborazione della Special Olympics.
La seconda novità , progettata per la primavera, è quella del laboratorio teatrale. Alcuni dei ragazzi hanno già avuto delle esperienze in tal senso, ma isolate, e l’iniziativa punta a creare un percorso per continuare su questa linea. Continuano inoltre il corso di educazione all’autonomia, l’agenzia del tempo libero, gli sportelli di consulenza pedagogico-scolastica per genitori e insegnanti e il Centro di ascolto psicoterapeutico per familiari, bambini e adulti con sindrome di Down.


Fonte: Corriere delle Alpi del 23-01-2011