L’intervento, durato circa cinque ore e perfettamente riuscito, è stato condotto la scorsa settimana da una equipe di ortopedici e chirurghi vascolari del policlinico dell’università Cattolica guidata da Giulio Maccauro, responsabile dell’unità operativa di oncologia ortopedica.
Al bambino è stata applicata una protesi speciale che prevede un meccanismo in parte elettronico e in parte meccanico, che può allungarsi nel tempo, impedendo, o almeno riducendo, il rischio della differente lunghezza degli arti. L’intervento è in assoluto il settimo in Italia (3 a Milano e 1 a Napoli, Brescia e Torino). Grazie a questo modello speciale, il piccolo paziente potrà con l’aiuto dei familiari gestire a casa il sistema di allungamento quando la crescita dell’altra gamba lo richiederà .
La protesi impiantata al Gemelli si chiama Mutars Xpand, ed è in titanio rivestito di nitruro di titanio, sviluppata dalla Scuola di Oncologia Ortopedica di Muenster (Germania). €˜Il trattamento chirurgico dei bambini in questa fascia di età o anche più piccoli ‑¬â€˜ spiega Maccauro ‑¬â€˜ è gravato tra le varie complicanze anche della differente lunghezza degli arti poiché quello operato, durante l’accrescimento, rimane anche molto più corto dell’altro. L’innovazione di questo sistema risiede nella possibilità di recuperare la naturale dismetria (lunghezza differente degli arti) tra arto protesizzato e non, durante la crescita del paziente, senza ulteriori interventi chirurgici, eliminando il rischio di infezioni‑¬. Entro circa 10 giorni il bambino, il cui decorso post operatorio è giudicato dai sanitari più che soddisfacente, potrà tornare a casa.
Fonte: sanitaincifre.it